Il colosso telefonico francese Orange ha continuato a tagliare costi su ogni voce di spesa aziendale, dal personale al marketing, ed è così riuscita a mantenere stabili i margini di profitto e ad arginare il calo delle vendite.
Il gruppo ha reso noti i risultati del primo trimestre 2014, con vendite che scendono del 4,6% a 9,8 miliardi di euro, un miglioramento rispetto alla contrazione del 5,8% dell’intero 2013. L’Ebitda è in calo del 3,4% a 3 miliardi di euro, pari a un margine di profitto stabile al 30,8%. La flessione del fatturato e degli utili è comunque in linea con le aspettative: gli analisti si attendevano revenues per il primo trimestre di 9,8 miliardi di euro, Ebitda di 2,99 miliardi e margine operativo del 30,5%. Orange ha confermato l’obiettivo di un Ebitda di gruppo tra 12,1 e 12,6 miliardi di euro per il 2014.
“Questo trimestre è per noi soddisfacente specialmente per la stabilizzazione del margine”, ha commentato il chief financial officer Gervais Pellissier nella conference call con gli analisti. “La redditività di Orange è sotto pressione dal 2009, da quando i prezzi sono crollati e sono avvenuti importanti cambiamenti sul mercato telecom europeo”.
La pressione sulle attività di Orange, quarta maggiore telco europea per fatturato, è particolarmente forte sul mercato domestico, dove le revenues sono scese del 5,1% a 4,81 miliardi di euro nel primo trimestre. La guerra dei prezzi innescata dall’ingresso sul mercato francese dell’operatore low-cost Free di Iliad si sta allentando ma il Cfo Pellisier ha spiegato che in Francia circa il 20% della base clienti di Orange resta legata a tariffe vecchie più alte e quando passerà alle nuove tariffe mobili più basse ci sarà un impatto sugli utili.
Orange genera metà del suo fatturato in Francia e il resto in Spagna, Polonia (un altro mercato oggi sotto pressione per la telco francese), Africa e Medio Oriente. La pressione sui guadagni resterà forte, ma la guerra dei prezzi, secondo Pellissier, è finita: “I prezzi sono al minimo, ora la battaglia si sposterà su altri fronti come le promozioni, il marketing e i costi”. Il Cfo ha indicato che Orange è interessata a potenziali opportunità di acquisizione in Europa, anche se i possibili target sono “molto pochi”. I mercati cui Orange guarda per l’M&A sono soprattutto Romania e Moldavia, con un focus sulle attività di linea fissa.