Appare sempre più probabile l’ingresso di capitali qatarioti, attraverso l’emittente Al Jazeera, in una piattaforma europea per la tv a pagamento controllata da Mediaset. La nascita di un operatore multinazionale sarebbe probabilmente in grado di frenare le mire espansionistiche di Rupert Murdoch (che non è mai riuscito a sbarcare né in Francia né in Spagna) in Europa.
La notizia sembrerebbe confermata sia dalle voci di un intensificarsi di contatti tra i vertici dei gruppi televisivi, in cui sarebbe coinvolta anche la francese Vivendi, presente nella pay tv con Canal Plus, sia la nota pubblicata da Mediaset stessa, con cui l’azienda italiana ha chiarito che le valutazioni delle banche d’affari sul valore patrimoniale di Premium sono “ipotesi datate e divergenti effettuate senza avere accesso ai numeri reali”. Segno che comunque la valutazione c’è stata.
“Dopo un periodo di necessari risparmi abbiamo voglia di tornare a investire innanzi tutto nel core business perchè siamo consapevoli che tutto parte dai contenuti» ha detto il presidente Mediaset Fedele Confalonieri riassumendo agli azionisti la posizione del gruppo sul progetto di integrazione delle pay-tv in Italia e in Spagna (Premium e Digital+) e sul futuro dell’azienda in questo segmento di business.In effetti, c’è una differenza tra la stima degli analisti di Jp Morgan, che valutano la pay tv del gruppo Berlusconi circa 800 milioni di euro, e quella di Mediobanca, che la ridimensiona fino a 300 milioni, ed in proposito Mediaset ha ricordato “il valore strategico dell’asset, cruciale nel mercato televisivo italiano per base clienti, fatturato e diritti che detiene”.
Oltre ai transalpini, nel progetto di una tv europea a pagamento è coinvolta anche la Spagna, con il suo operatore monopolista, Digital Plus, che è partecipato al 22% da Mediaset: si tratta della stessa quota di Telefonica e che è inferiore al 56%, detenuto dal primo socio Prisa. L’esito dell’accordo internazionale con Al Jazeera dipenderà in buona parte anche dalla riorganizzazione della attività spagnole di Mediaset. Si, perché Mediaset aveva annunciato già lo scorso 18 dicembre l’intenzione di integrare le attività in Italia e Spagna nella pay tv in una newco aperta a partner industriali e finanziari. L’incognita, invece, sembra risiedere nelle scelte che compirà Prisa. Il gruppo – che pubblica il quotidiano “El Pais” – è gravato da debiti per circa 3 miliardi e sta già avviando un piano di cessioni, tra cui una quota di Mediaset Espana.
Il duello tra Mediaset e Sky continua e vede uno dei suoi principali campi di battaglia nel mercato italiano. Dopo la conquista da parte di Mediaset dei diritti di tutti le partire della Champion’s League 2015-2018, a metà maggio si aprirà l’asta per i diritti tv del campionato di calcio di Serie A, alla quale Mediaset potrebbe appunto presentarsi dopo aver concluso una accordo con Al Jazeera e Canal plus.
L’assemblea dei soci convocata a Cologono Monzese ha poi fornito ulteriori indicazioni. Mediaset è “sufficientemente attrezzata per cogliere oppportunità industriale nel mondo della distribuzione di contenuti digitali a pagamento”, ha affermato il presidente Fedele Confalonieri parlando agli azionisti a proposito della posizione del gruppo sul progetto di integrazione delle pay-tv in Italia e in Spagna e sul futuro dell’azienda in questo segmento di business.
“Dopo un periodo di necessari risparmi – ha sottolineato Confalonieri – abbiamo voglia di tornare a investire innanzi tutto nel core business perchè siamo consapevoli che tutto parte dai contenuti”. Mediaset è in contatto con Al Jazeera e Canal Plus per una possibile partnership in Premium, mentre attende di sciogliere il nodo dell’azionariato nella spagnola Digital+ (ora Canal+) dove è in posizione di minoranza al pari con Telefonica.
Il veicolo delle pay-tv Mediaset da ipotesi di lavoro diventa ora un obiettivo del gruppo di Cologno Monzese. A sottolineare il passo in avanti è lo stesso vicepresidente di Mediaset, Pier Silvio Berlusconi, nel corso della conferenza stampa seguita all’assemblea degli azionisti. “La nostra volontà è farla – ha risposto a chi gli chiedeva dell’idea della newco in cui integrare Premium e la partecipazione in Digital+ – Poi decideranno i cda di Mediaset e Mediaset Espana. Stanno lavorando sui valori da allocare al veicolo”.