Il Digitale fra le priorità dell’Italia. Questo il messaggio che il il sottosegretario alla Sviluppo economico con delega alle Tlc Antonio Giacomelli ha portato personalmente, in qualità di “ambiasciatore” in Europa per l’Italia digitale, al il commissario Ue per l’Agenda digitale, Neelie Kroes in vista del semestre italiano di presidenza Ue.
L’incontro si è tenuto oggi a Bruxelles e come annunciato dal Corriere delle Comunicazioni, sono stati numerosi i temi all’odg. “E’ stato un incontro proficuo e utile sui temi dell’Agenda digitale europea” si legge sulla nota emessa dalla rappresentanza dell’ambasciata italiana a Bruxelles. Accelerare sull’Agenda digitale e sulla realizzazione delle infrastrutture di rete a banda larga le priorità sul tavolo dell’incontro Giacomelli-Kroes: “Sono fondamantali per la crescita e per la creazione di posti di lavoro”, si legge sempre nella nota.
Da parte sua la Commissione europea in una nota puntualizza che il commissario Kroes ” ha molto piacere nel prendere parte al Digital Venice di luglio (8 e 9) e punta sulla messa a punto, insieme con il governo italiano, di una Dicharazione di Venezia, documento che focalizzi l’importanza della digital economy”. A Bruxelles si è inoltre discusso, fa sapere la Commissione, “dell’importanza di completare il lavoro fatto sul Connected Continent”.
Stando a quanto risulta al Corriere delle Comunicazioni, l’Italia punta a portare a casa una serie di risultati in occasione del semestre di presidenza, a partire dall’approvazione del pacchetto Single Market cercando il consenso del Consiglio europeo e il massimo compromesso tra gli Stati membri. Il tutto senza toccare due principi chiave del pacchetto: il rispetto della net neutrality e l’abolizione del roaming.
Riflettori puntati anche sulle politiche di sostegno alla domanda di banda larga e ultralarga. L’obiettivo è raggiungere nel 2020 scuole e uffici pubblici con 100 mega; per questa iniziativa l’Italia stima investimenti per 7 miliardi, di cui 5 pubblici.
Sul fronte PA, Giacomelli preannuncerà alla Kroes il pin unico “trasfrontaliero”. Come anticipato dal nostro giornale, in occasione del semestre, Renzi porterà all’attenzione della Ue l’iniziativa italiana sull’identità digitale, spingendo per renderlo uno standard europeo in linea con il progetto di identità digitale allo studio della Commissione.
Altro tema sarà l’adozione del cloud nella PA come tecnologia abilitante per big data e open data. Sia il pin unico sia il cloud faranno da driver per il consolidamento della domanda di banda larga e ultralarga.
Sul tema dell’Internet governance, domani si discuterà anche dell’approccio multistakeholder uscito dal summit di San Paolo. Sempre nei mesi di presidenza Ue, il governo Renzi cercherà di riempire di “contenuti” questa nuova governance, veicolando il dibattito sui ruoli e sulle responsabilità dei soggetti chiamati al governo della Rete.
Infine – ma uno degli argomenti più rilevanti – il rapporto con gli over the top e la necessità di dare loro delle regole. Dopo il no alla web tax il governo intende portare il tema all’attenzione di Bruxelles, auspicando una regolamentazione fiscale a livello comunitario. Regolamentazione che però, nelle convinzioni di Renzi, non può essere sufficiente: quello che serve è raccogliere la sfida culturale proveniente dagli Ott, pensando a modelli di distribuzione di contenuti innovativi. L’esempio a cui guardare potrebbe essere il progetto consortile britannico You View di cui è capofila la Bbc e che vede la partecipazione di altre tv ITV, Channel 4 – e di cinque provider di telecomunicazioni tra cui British Telecom e TalkTalk.
Il progetto distribuisce via Web un’offerta televisiva di qualità comprensiva dei migliori contenuti diffusi per mezzo dei canali tradizionali dalle emittenti che fanno parte del consorzio, sfruttando inoltre tutte le possibilità date da Internet nella diffusione di contenuti audiovisivi, come la possibilità di accedere ai contenuti on demand.