Netflix ha alzato i prezzi del suo servizio di video in streaming negli Usa e in Europa, ma solo per i nuovi abbonati, decisione preannunciata all’inizio dell’anno e motivata con il crescente costo per l’acquisto di contenuti. Ma anche una mossa relativamente rischiosa, considerando che l’ultima volta che il colosso statunitense aveva aumentato i prezzi si era verificata una fuga di utenti.
I nuovi sottoscrittori in Gran Bretagna pagheranno una sterlina in più al mese per usufruire del servizio della tv statunitense on demand. per un totale di 6,99 sterline. I neo-abbonati nell’eurozona arriveranno invece a pagare 8,99 euro al mese. In Svezia si va dalle 79 alle 89 corone mensili. Negli Usa i clienti che si iscrivono adesso pagheranno 8,99 dollari per il piano standard, ovvero un dollaro in più rispetto ai vecchi abbonati.
Questi ultimi, come detto, non saranno coinvolti dall’aumento dei prezzi almeno per i prossimi due anni.
Il colosso della web tv è alle prese con un aumento dei costi dovuto al rincaro dei diritti di cessione dei contenuti da parte degli studios televisivi e dei network televisivi. Secondo gli analisti non c’era modo di mantenere profittevole l’azienda nel lungo periodo mantenendo gli abbonamenti così bassi.
In ogni caso questa volta, a differenza dell’ultima, Netflix è stata molto più cauta nel pricing, rivolgendosi solo i nuovi abbonati. Gli aumenti sovraindicati corrispondono al 12,5% di rialzo dei prezzi nel settore che comprende l’84% di tutte le vendite di Netflix (una quota ridotta di utenti paga ancora per ricevere dvd per posta).
In ogni caso si prevede che gli aumenti porteranno denaro fresco nelle casse del gigante americano, dal momento che il ceo Reed Hastings ritiene che l’azienda possa raggiungere tra i 60 e 90 milioni di abbonati negli Usa rispetto agli attuali 36 milioni.
Anche nel resto del mondo questi numeri sono destinati a crescere con la “massiccia espansione europea” di Netflix annunciata a inizio anno e prevista nell’ultima parte dell’anno. È già noto che a settembre sbarcherà in Francia, sia pure con sede legale in Lussemburgo. Si è parlato molto anche del debutto in Italia entro l’anno, ma per ora non c’è nulla di certo. Un’operazione destinata con ogni probabilità a rivoluzionare il settore del video on demand in Europa, ma che potrebbe tradursi per Netflix in un calo temporaneo degli utili.