DATI FINANZIARI

Dada, in rosso il primo trimestre

Perdita netta di 521mila euro rispetto all’utile di 385mila dello scorso anno. Giù anche i ricavi a quota a 17,9 milioni a fronte dei 20,6 dei primi tre mesi 2013. Pesa la discontinuità nel business del performance advertising

Pubblicato il 14 Mag 2014

soldi-crisi-120111165550

Conti in rosso per Dada. Nel primo trimestre i ricavi consolidati conseguiti si sono attestati a 17,9 milioni di euro, in calo rispetto ai 20,6 milioni di euro e la perdita netta è stata di 521mila euro, rispetto all’utile di 385mila euro dello stesso periodo del 2013.

Nel dettaglio le attività relative alla divisione Domini e Hosting, che hanno rappresentato l’88% circa del fatturato consolidato del periodo, hanno riportato un calo rispetto all’esercizio precedente del 2% circa principalmente a causa del trend negativo del prodotto di advertising online Simply (0,4 milioni nel Q1 2014 vs 0,8 milioni nel Q1 2013) e della cessione avvenuta ad agosto 2013 di taluni servizi di colocation in UK (che avevano contribuito ai ricavi del primo trimestre 2013 per 0,2 milioni); al netto di questi due effetti, i ricavi del core business presentano una crescita dell’1% circa. I Paesi più rilevanti in termini di contribuzione ai ricavi sono stati Italia e UK, che hanno rappresentato circa il 75% dei ricavi della divisione, seguiti da Francia, Spagna, Irlanda, Portogallo e Olanda.

Il business della Performance Advertising ha contribuito al fatturato di Gruppo per il restante 12%, registrando un calo di ricavi rispetto ai corrispondenti mesi dell’anno precedente (2,1 milioni vs €4,3 milioni nel Q1 2013, -50%). Sull’andamento dei ricavi della divisione ha significativamente inciso il cambio a livello globale delle modalità operative con le quali gli inserzionisti possono acquisire traffico sul network di Google, che ha rallentato il trend di crescita a partire dal mese di ottobre 2012 e ha ulteriormente impattato l’evoluzione dei ricavi a partire dal mese di gennaio 2014, in particolar modo la quota generata dal crescente traffico mobile e tablet.

L’apporto delle attività estere al fatturato consolidato del primo trimestre 2014 si è attestato al 61% (64% nel Q1 2013), confermando il peso predominante del contributo internazionale allo sviluppo complessivo del Gruppo Dada e nonostante la discontinuità riscontrata nella divisione di Performance Advertising, il cui fatturato è integralmente generato da attività estere.

Il Mol consolidato dei primi tre mesi del 2014 si è attestato a 2,3 milioni, in calo rispetto ai 3,3 milioni del primo trimestre 2013, riportando un’incidenza sui ricavi pari al 13% (contro i 16% nel Q1 2013).

Nel periodo in esame, i costi per servizi hanno evidenziato un andamento decrescente sia in termini assoluti (da 13,3 milioni nel Q1 2013 a 11,2 milioni nel Q1 2014) sia in termini di incidenza percentuale sui ricavi consolidati (dal 64% al 63%) mentre i costi relativi al personale hanno registrato una crescita sia in valore assoluto (da 5,0 del Q1 2013 a 5,4 milioni del Q1 2014) sia in termini di incidenza sui ricavi (dal 24% al 30%), principalmente per effetto dell’incremento dell’organico medio di periodo (al 31 marzo 2013 tale aggregato era pari 381 unità contro i 392,3 al 31 marzo 2014), agli effetti degli adeguamenti previsti dai contratti nazionali del lavoro oltre che da talune iniziative di politica retributiva. Si segnala che il numero puntuale dei dipendenti al 31 marzo 2014 contava 392 unità rispetto alle 395 registrate al 31 dicembre 2013.

La voce relativa alla capitalizzazione di lavori interni si è attestata a 1,0 milione di euro nel primo trimestre del 2014 (6% dei ricavi consolidati) a fronte dei 0,9 milioni del pari trimestre del precedente esercizio.

Il risultato operativo è positivo per 0,5 milioni, verso un dato di €1,7 milioni registrato nei primi tre mesi del 2013.

L’attività finanziaria complessiva (rappresentata dall’importo netto di proventi e oneri finanziari) è stata negativa nel primo trimestre dell’esercizio 2014 per 0,8 milioni di euro (contro i -1,0 milioni dei primi tre mesi 2013).

Il carico fiscale complessivo del trimestre, negativo per 0,2 milioni di euro (-0,3 milioni nel pari periodo del 2013), riflette imposte correnti per 0,2 milioni di euro in linea con il dato del Q1 2013, ed un impatto della fiscalità differita rilevata nel periodo negativa per 0,1 milioni di euro (sostanzialmente in linea con l’effetto del primo trimestre del precedente esercizio).

Il risultato netto consolidato nel primo trimestre del 2014 risulta negativo per 0,5 milioni di euro (utile di 0,4 milioni al 31 marzo 2013).

La posizione finanziaria netta consolidata al 31 marzo 2014 si è attestata a –30,3 milioni in miglioramento rispetto ai -30,9 milioni di euro al 31 dicembre 2013: sull’evoluzione di tale aggregato hanno inciso da un lato i flussi di cassa generati dall’attività operativa per 3,0 milioni (2,7 milioni nel primo trimestre 2013), dall’altro le attività di investimento per complessivi 1,9 milioni (2,4 milioni nel primo trimestre 2013).

Gli investimenti nel periodo hanno riguardato sia attività immateriali (1 milione di euro, in linea con il Q1 2013) – per la maggior parte finalizzate allo sviluppo interno delle piattaforme tecnologiche – sia investimenti materiali in tecnologia per 0,9 milioni, in riduzione rispetto ai 1,3 milioni del primo trimestre 2013 che erano principalmente connessi al completamento del datacenter in UK. A tal riguardo, si ricorda che nei primi mesi dell’esercizio in corso si è conclusa l’attività di migrazione dell’infrastruttura tecnologica dell’area UK nel nuovo data center.

Dada segnala infine un flusso di cassa a carattere non ricorrente positivo per 0,2 milioni (-0,1 milioni nel pari periodo del 2013), risultato del combinato effetto da una parte dell’incasso della cessione di attività residuali di colocation in UK (0,3 milioni) e dall’altra del pagamento di oneri non ricorrenti (€0,1 milioni), principalmente connessi a severance per il personale.

La posizione finanziaria netta al 31 marzo 2014 risulta composta da indebitamento finanziario corrente per 11,2 milioni.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati