Joaquin Almunia spedisce al mittente le richieste di Angela Merkel e Jean-Claude Juncker di rivedere le regole sulla concorrenza per rendere più semplice la fusione tra gli operatori delle telecomunicazioni, giustificando la sua scelta con il timore che una decisione del genere, che definisce “sbagliata”, potrebbe costare cara alle tasche dei consumatori. Almunia ha detto chiaramente che eventuali aggiustamenti alle regole sulla competizione non sono all’ordine del giorno: “Partire dalla riforma delle regole sulla competizione – ha detto a San Gallo, in Svizzera, durante l’International competition Law Forum – sarebbe sbagliato e potrebbe avere come conseguenza un trasferimento di costi sui consumatori”.
Sarà più importante abbattere le barriere che frammentano il single market europeo attraverso i confini nazionali, secondo l’analisi di Almunia, “infatti questi ostacoli sono sostenuti da molti governi nazionali – ha detto – Ciò che i leader politici stanno chiedendo richiede soluzioni che sono prima di tutto nelle loro mani”. “Se i nostri leader politici vogliono essere rigorosi quando si riferiscono all’industria delle telecomunicazioni nell’Unione europea – ha concluso Almunia – dovrebbero iniziare pensando come leader europei, piuttosto che dare la precedenza alle loro rispettive priorità nazionali”
Le richieste del Cancelliere tedesco e del candidato alla presidenza della prossima commissione arrivano proprio nel momento in cui sul tavolo del responsabile dell’autorità antitrust europea ci sono, in attesa di un parere, diverse proposte di acquisizione già formalizzate: l’offerta di Telefonica per l’acquisizione della controllata tedesca di Kpn, e il piano di Hutchison Whampoa per il controllo di O2 Irlanda, di proprietà di Telefonica.
Tra i casi all’esame del team di Almunia, inoltre, c’è la proposta di takeover di Liberty global, società via cavo statunitense, sull’omologa olandese Ziggo.