Sono ben 20 milioni gli italiani che almeno una volta nella vita hanno comprato online un bene e servizio, e oltre 16 milioni quelli che hanno effettuato un atto d’acquisto negli ultimi 3 mesi. Gli e-shopper abituali, che comprano su base mensile, a febbraio 2014 sono diventati 9,4 milioni e sono aumentati di poco meno del 20% nell’ultimo anno. Sono questi i dati salienti della ricerca “Net Retail – Il ruolo del digitale negli acquisti degli italiani”, commissionata da Netcomm a Human Highway e realizzata con il contributo di Banzai, Postecom e Qvc, secondo cui complessivamente il valore degli acquisti online ha superato i 14 miliardi di euro l’anno.
Secondo lo studio gli acquirenti sporadici, che quindi fanno almeno uno o due acquisti nell’arco del trimestre, sono più di 6 milioni: il 3,7% in più rispetto ad aprile 2013. Il totale degli atti di acquisto degli e-shopper è di circa 50 milioni di operazioni nell’ultimo trimestre, il 17% in più rispetto allo stesso periodo del 2013, con una proiezione di arrivare a 200 milioni di operazioni per fine anno. ll 65% dei beni acquistati è stato un prodotto fisico, mentre il restante 35% un servizio o un bene digitale. Ma la vera evoluzione in atto è il passaggio dall’ecommerce classico per come è stato misurato e analizzato fino a oggi al cosiddetto Net Retail, destinato a rivoluzionare il vecchio modo di individuare, scegliere e acquistare i prodotti.
“Il digitale è diventato una componente fondamentale delle nostre attività – evidenzia Roberto Liscia, presidente di Netcomm – e il 2014 è sicuramente un anno in cui diversi fattori hanno rafforzato la trasformazione dei comportamenti dei consumatori, il cambiamento dei modelli di business delle imprese e hanno contribuito alla internazionalizzazione dei mercati. Il mercato italiano, nonostante le sue difficoltà, è oggi considerato dagli osservatori internazionali molto promettente e con grandi possibilità di crescita. Lo dimostrano la crescita del fatturato, l’impennata del numero di acquirenti online, le imprese che stanno abbandonando ogni reticenza e cominciano a pianificare la trasformazione digitale del proprio business. Per questa ragione, possiamo finalmente parlare di NetRetail, inteso come un’evoluzione dell’ecommerce che abbiamo osservato fino ad oggi e che investe i comportamenti di acquisto ad ampio spettro. Al punto che se gli acquisti online incidono per il 2% sul totale del commercio, in realtà ben il 10% dei 700 miliardi di acquisti retail è deciso informandosi sul Web”.
A trainare il mercato dello shippong online soprattutto la crescente familiarità con i servizi online da parte di oltre metà della popolazione italiana maggiorenne e l’aumento di banda. Una spinta viene anche dalla diffusione dei dispositivi mobili connessi alla Rete e dall’offerta dei Merchant dell’online, sia in termini di varietà che di qualità del servizio offerto.
Il valore degli acquisti online – come accennato – ha superato i 14 miliardi di euro l’anno, su un totale delle vendite Retail in Italia di circa 700 miliardi. In particolare, un elemento significativo rilevato dalla ricerca di Netcomm è il costante aumento di coloro che utilizzano la Rete per avere informazioni sui prodotti che poi andranno ad acquistare off-line, nei canali retail tradizionali. L’analisi indica che le vendite ‘incubate’ dalla rete sono almeno 4-5 volte tanto. Questo significa che quasi il 10% delle decisioni di acquisto di prodotti retail in Italia è influenzato da Internet, per un valore complessivo di circa 60-70 miliardi di euro. Tre e-shopper su quattro realizzano i propri acquisti utilizzando esclusivamente il sito Web dell’operatore, ma tra i 16 milioni di acquirenti online degli ultimi tre mesi il 20% ha fatto almeno un’esperienza di acquisto utilizzando un’App su Smartphone e il 13% di essi almeno un acquisto utilizzando un’App su Tablet.
Le prime cinque categorie di beni acquistati in Rete interessano quasi il 50% delle vendite: hotel e pacchetti vacanza (14,1% del totale e-shop), biglietti di viaggio (11,1%), computer e tablet (9,8%), elettrodomestici (7,7%) e smartphone (7,1%).
Il peso dei prodotti turistici nel valore delle transazioni online – anche se superiore a un quarto del totale – è al momento piuttosto basso a causa della stagionalità del fenomeno. Considerando tutti gli acquisti online degli ultimi sei mesi lo scontrino medio è vicino agli 80 euro. La spesa media più alta interessa le assicurazioni con uno scontrino di 372 euro, PC e Tablet (278 euro), hotel e vacanze (237 euro), elettrodomestici (196 euro). In fondo alla classifica ci sono gli e-book con uno scontrino medio di 9 euro.
Analizzando le differenze per sesso tra gli acquirenti nelle diverse categorie, alcune sono dominate dalle donne, come ad esempio i cosmetici comprati per il 90,8% da e-shopper di sesso femminile, mentre altre hanno un profilo tipicamente maschile come le assicurazioni con il 90,9% di uomini. Al secondo posto per le categorie di acquisti online ci sono capi d’abbigliamento per le signore (72,3%) e il gioco online per gli uomini (76,7%).
È interessante notare che se il valore medio dello scontrino è lo circa lo stesso tra uomini e donne, (80 e 78 euro), per ogni 100 euro generato da acquirenti di sesso maschile in una data categoria le donne acquistano nella stessa merceologia 193 euro se si tratta di cosmetici, o 174 euro se si tratta di gioielli.
Gli acquisti online sono in gran parte pagati al momento dell’ordine e solo nel 14% dei casi vengono saldati alla consegna o nel momento di utilizzo del servizio (per es., al termine di un soggiorno in Hotel). Il pagamento online contestualmente all’acquisto è cresciuto nell’ultimo anno dall’83% del 2013 all’86% dei primi mesi del 2014.
Infine il grado di soddisfazione che è molto elevato ed è in costante e leggera crescita da quando è stata rilevato ogni mese dall’indice di Netcomm / Human Highway (ogni mese da aprile 2011).
“Questo indicatore riassume il successo della nuova modalità di acquisto a distanza attraverso la rete: chi inizia a comprare online non smette più e, anzi, compra progressivamente in categorie di prodotti sempre diverse e diventa egli stesso promotore del nuovo stile di acquisto presso le persone che non hanno ancora fatto l’esperienza – conclude Liscia – L’indice di gradimento è in continua crescita da due anni e ciò non può che testimoniare il fatto che il digitale diventerà nel tempo il vero asset con cui tutti gli operatori dovranno fare i conti, se vorranno competere con successo per soddisfare le esigenze del nuovo consumatore digitale”.
Boom, infine, del mobile commerce. Secono uno studio effettuato dal l’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm–Politecnico di Milano il 2013 si chiude con la crescita record del mobile commerce a quota 637 milioni, mentre nel 2014 si prevede un’ulteriore crescita dell’85% che porterà questo canale a superare il miliardo di euro.
Nel 2014 gli acquisti effettuati tramite smartphone e tablet raggiungeranno il 19% del totale e-commerce. Smartphone e tablet abbassano le barriere d’accesso all’e-commerce e gli e-shopper diventano 16 milioni. Anche la forbice tra l’intenzione di acquisto online e il completamento dell’acquisto si riduce: l’indagine Net Retail promossa e realizzata da Netcomm ha mostrato che oltre il 10% dei 700 miliardi di acquisti complessivi nel retail è deciso informandosi sul web.