Una trimestrale soddisfacente per Microsoft, trainata
dall’exploit del nuovo sistema operativo Windows 7. Il secondo
quarter fiscale di Redmond, quello conclusosi lo scorso 31
dicembre, registra infatti un fatturato di 19 miliardi di dollari,
con crescita del 14% rispetto ai 16,6 miliardi dello stesso periodo
dell’anno precedente.
Per quanto riguarda gli utili il balzo è del 60%, con un utile
netto di 6,7 miliardi di dollari, pari a 74 centesimi per azione, a
fronte dei 4,2 miliardi netti e dei 47 cent per azione dell’anno
precedente. Una previsione che supera nettamente quella degli
analisti, che era di 59 cent per azione. Il titolo è salito
dell’1% nell’after-hour.
Tuttavia va tenuto conto del fatto che nella trimestrale sono
inclusi gli effetti dei ricavi differiti ottenuti dalle pre-vendite
di Windows 7 ai produttori di computer e ai negozi , senza i quali
l’utile per azione sarebbe sceso a 60 cent, superando di un solo
centesimo le previsioni degli analisti.
Se entriamo nel dettaglio delle vendite possiamo notare quanto sia
stato importante l’effetto Windows 7: 60 milioni di licenze
vendute, con una crescita nelle vendite di Windows e prodotti
correlati pari al 29% rispetto allo stesso periodo dell’anno
precedente. I risultati del nuovo sistema operativo non possono che
far felice Microsoft, dopo il flop di Vista.
In calo invece le vendite di Microsoft Office (-2,9%),
l’advertising (-2,3%), e Xbox (-9,7%). Delude Bing, quindi.
Nonostante il motore di ricerca continui ad accrescere il proprio
mercato, le entrate dall’advertising calano per Microsoft.