“Sarà una sfida agli editori, li sfideremo sul piano dell’innovazione”: così Luca Lotti, sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega all’Editoria, dice al Corriere delle Comunicazioni commentando le anticipazioni pubblicate nell’edizione odierna da Italia Oggi sulla sua intenzione di destinare una parte del Fondo straordinario per l’editoria a startup in campo editoriale e applicazioni digitali. In particolare il politico 31enne nativo di Empoli vorrebbe riservare una parte del budget triennale del Fondo, 120 milioni di euro in tutto, alle società di recente costituzione in campo editoriale e intenderebbe istituire un riconoscimento (si pensa a un premio in denaro) per i dispositivi più innovativi. Parlando al Corriere delle Comunicazioni l’esponente del governo Renzi preferisce per il momento non scendere in dettagli, anche perché, spiega, “in questi giorni siamo al lavoro sulle linee guida”, quindi si tratta di un percorso in fieri, e “bisogna anche valutare se ci sono le coperture”. Aggiunge che è ancora presto per gli annunci definitivi, ma dice che l’esecutivo è intenzionato a scommettere sull’innovazione in campo editoriale e che sarà appunto una “sfida” per gli editori tradizionali.
Istituito dal governo Letta con l’ultima legge di stabilità, il “Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria” dispone di 50 milioni di euro per il 2014, 40 per il 2015 e altri 30 per il 2016 e ha tre finalità: “incentivare gli investimenti delle imprese editoriali, anche di nuova costituzione, orientati all’innovazione tecnologica e digitale”; promuovere l’“ingresso di giovani professionisti qualificati nel campo dei nuovi media” e “sostenere le ristrutturazioni aziendali e gli ammortizzatori sociali”.
In questi giorni il governo sta definendo i criteri con i quali verranno ripartite le risorse e, come conferma Lotti, è al lavoro sulle linee guida. Il sottosegretario, già consigliere comunale a Montelupo Fiorentino, aggiunge che le linee guida potrebbero essere annunciate pubblicamente “entro una decina di giorni”. Dopodiché servirà ancora qualche settimana per l’emanazione del Dpcm (Decreto della presidenza del consiglio dei ministri) che stabilisce i regolamenti attuativi degli stanziamenti.
Secondo le anticipazioni, ancora in attesa di conferma definitiva, oltre a startup editoriali e app, le risorse del Fondo straordinario potrebbero essere destinate a sgravi fiscali per le aziende che assumono a tempo indeterminato, altri incentivi minori per i contratti a tempo determinato, prepensionamenti e altro. Inoltre una quota delle risorse del Fondo stanziate per il 2014 potrebbe essere riservata all’innovazione tecnologica “in generale” delle case editrici.