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Anfov: Tlc e Over the top, fine della guerra fredda

Anfov organizza un convegno che chiama a raccolta i nuovi player. Augusto Preta: “Primi segnali che indicano come sul piano del business non siamo più allo scontro”

Pubblicato il 04 Giu 2014

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Si terrà l’11 giugno a Milano (Ore 14,30, Palazzo Giureconsulti, sala Parlamentino, via Mercanti 2) un convegno organizzato da ANFoV. L’Associazione per la convergenza nei servizi di comunicazione ha colto il momento favorevole per organizzare un incontro nell’ambito dell’Osservatorio dei servizi convergenti dove, sotto la guida di Augusto Preta, responsabile dell’Osservatorio ANFoV e fondatore di It Media Consulting, metterà a confronto Laura Bononcini, head of policy di Facebook con Salvo Mizzi di Working capital di Telecom Italia e un rappresentante di Vodafone.

La guerra delle telco contro gli Ott sta per finire? Difficile azzardare previsioni. Di sicuro, la strategia del muro contro muro sembra fare parte del passato. Negli Stati Uniti, dopo l’accordo Comcast-Netflix, è arrivata la decisione della Federal communications commission, di aprire la discussione sulla possibilità di accordi “commercialmente ragionevoli” per veicolare con maggiore velocità alcuni contenuti rispetto ad altri. Il convegno organizzato da ANFoV da’ ulteriore sostanza e seguito ai primi contatti tra Facebook e Telecom.

“Ci sono segnali positivi che indicano come sul piano del business non siamo più allo scontro fra Telco e Ott”, osserva Augusto Preta, che tiene comunque a sottolineare l’ampio raggio dell’Osservatorio che non si limita al problema della neutralità della rete, ma ha come obiettivo l’approfondimento degli aspetti legati all’evoluzione di Internet.

Per questo motivo all’incontro partecipano anche Claudio Giua, responsabile Innovazione del Gruppo Espresso, Bianca del Genio, direttore affari legali e corporate di Microsoft Italia e Gianluca Stazio, responsabile corporate identity Rai. L’obiettivo – spiega Preta – è di comprendere anche i fattori di innovazione dei modelli di business visti dalla parte di Telco, Ott e fornitori di contenuti e “come l’evoluzione tecnologica determina nuovi modelli di business che possono andare a vantaggio del Paese.

Nel campo dell’editoria, per esempio, si avvicina il debutto di Edicola italiana, la piattaforma realizzata dal consorzio formato dai principali editori per la vendita di quotidiani e magazine digitali. Grazie a questa iniziativa gli editori intendono costruire un rapporto diretto e trasparente con i propri clienti e presidiare la filiera commerciale, controllando la definizione dei prezzi e i metodi di pagamento senza pagare pegno ad altre piattaforme.

Microsoft, osserva il responsabile dell’Osservatorio, sta riacquistando il ruolo che aveva perduto grazie ad acquisizioni come quella di Skype e porta avanti un’azione a largo raggio molto orientata al consumer, visto che è presente anche nel campo dei videogiochi.

Non può mancare, infine, un accenno alla situazione italiana, che il Digital scoreboard dell’Unione europea pubblicato proprio in questi giorni vede ancora in ritardo soprattutto per quanto riguarda le reti di nuova generazione. “L’Italia deve recuperare il tempo perduto e per questo la presenza di telco e Ott è utile per farci raccontare quali sono le condizioni perché accada anche in Italia quanto successo negli altri Paesi”.

Di sicuro è necessario che il governo tragga vantaggio dal forte successo elettorale per spingere l’acceleratore anche sul digitale. “Bisogna prendere atto che c’è un atteggiamento migliore rispetto al passato – conclude Preta – ma ci sono aspetti da modificare perché le soluzioni non possono essere solo legate al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda digitale europea”.

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