LO STUDIO

Gartner: Social, mobile e data-centric, ecco l’ufficio di nuova generazione

Secondo Gartner i luoghi di lavoro si stanno trasformando sull’onda del digitale. Entro il 2018 il 25% delle organizzazioni sarà organizzato con strumenti di computing sempre più simili a quelli consumer

Pubblicato il 09 Giu 2014

I luoghi di lavoro sono sempre più mobili, social, incentrati sui dati e sulle abitudini dei consumatori e questo determina una rottura dei tradizionali modelli della sicurezza e delle strategie finora valide, come emerge dall’ultimo studio di Gartner intitolato “Prepare for the security implications of the Digital workplace“. La società di ricerche prevede che entro il 2018 il 25% delle grandi organizzazioni avrà una chiara strategia per rendere gli ambienti corporate in cui si lavora con strumenti di computing simili a quelli consumer. La forza lavoro diventa “consumerizzata” e le aziende della security, come chi si occupa di sicurezza all’interno delle aziende, dovranno riconoscere e affrontare il cambiamento. Le aziende che capiranno i nuovi trend per prime avranno un vantaggio sulle altre.

“L’alfabetizzazione digitale dei lavoratori ha portato a un crescente trend di consumerizzazione all’interno della maggior parte delle aziende pubbliche e private, perché i dipendenti usano una molteplicità di device e applicazioni consumer-oriented per lavorare”, spiega Tom Scholtz, vice president e Gartner Fellow. “Man mano che le organizzazioni abbracciano un modo di lavorare più digitale, i vecchi approcci alla sicurezza andranno aggiornati”.

“L’implementazione del Digital workplace porta all’estremo la perdita di controllo da parte del dipartimento It sui terminali in mano all’utente, sui server, sulla rete e sulle applicazioni”, nota ancora Scholtz. “In un ufficio pienamente disegnato dal consumatore anziché dall’azienda, l’informazione diventa il principale punto focale all’interno dell’infrastruttura su cui concentrare le strategie per la sicurezza”.

In particolare, secondo Gartner, il grande numero di device e strumenti di accesso del posto di lavoro digitale, insieme ad attacchi e minacce sempre più sofisticati e dinamici, rendono il tradizionale approccio del controllo preventivo inefficace. Questi strumenti restano utili, ma il Digital workplace rende necessario focalizzarsi su un controllo più di tipo reattivo e su capacità di detezione. In pratica, questo vuol dire concentrare gli investimenti in monitoraggio context-aware degli ambienti interni ed esterni, in capacità di valutazione delle minacce con strumenti di intelligence e capacità di risposta immediata agli incidenti. La sicurezza di nuova generazione sarà fatta da monitoraggio pervasivo e basato sul contesto e da strumenti di analisi delle informazioni.

Inoltre, alle aziende sarà necessaria una nuova dose di fiducia negli utenti e nella loro capacità di usare tecnologie e informazioni nel modo corretto, senza porre rischi alle risorse sensibili dell’organizzazione. Secondo Gartner, le aziende dovranno essere in grado sia di rimediare in modo tempestivo ai comportamenti dannosi, sia di premiare i comportamenti virtuosi.

Per Gartner avere fiducia nei singoli utenti del Digital workplace è un elemento chiave che rende possibile la creazione di un ufficio digitale di nuova generazione ben funzionante. Si tratta di un approccio che mette le persone al centro della strategia, o di una people-centric security (Pcs), che evidenzia l’importanza del comportamento di ogni singola persona per l’azienda ai fini del successo del luogo di lavoro digitale e mette l’accento sulle responsabilità che ognuno ha, a fronte di una serie di diritti. L’utente ha cioè il diritto di usare device e app in azienda, ma con la responsabilità di rispettare lo stesso diritto per gli altri utenti e di salvaguardare le risorse e la sicurezza dell’intera organizzazione: se non lo farà, sarà raggiunto da una sanzione.

“Il Digital workplace implica nuovi e diversi rischi per la sicurezza” conclude Scholtz. “Perciò è imperativo che la realizzazione del posto di lavoro digitale avvenga dietro adeguata valutazione dei rischi e degli impatti”.

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