Bisogna mettere in guardia i giovani dai pericoli del web. L’appello arriva dal presidente del Senato, Pietro Grasso, in occasione della presentazione della Relazione annuale del Garante per la protezione dei dati personali, Antonello Soro. “L’inarrestabile progresso tecnologico ha portato nella nostra vita molte comodità e un’enorme facilità di comunicazione, ma come ogni processo va governato e non subito, soprattutto quando come in questo caso va a toccare aspetti così delicati della nostra vita sia personale che come comunità – ha spiegato Grasso – Sotto il primo aspetto, non v’è dubbio, che l’utilizzo di internet e dei cosiddetti social network – spiega Grasso – sia entrato profondamente nella vita di molti italiani, di milioni di giovani e soprattutto di tantissimi minori”.
Dal punto di vista collettivo invece, a complicare il quadro bisogna ricordare che esistono anche altri diritti, non meno fondamentali e garantiti dalla nostra Carta Costituzionale, che con il diritto alla riservatezza devono essere contemperati e correttamente bilanciati. Possiamo ad esempio citare il delicato rapporto tra la privacy e la tutela della sicurezza pubblica, soprattutto riguardo la videosorveglianza; il tema spinoso del trattamento dei dati personali per finalità di intelligence, salito agli onori delle cronache mondiali a seguito del cosiddetto datagate americano; il trattamento dei dati sanitari, specialmente in caso di malattie di rilevanza sociale, che non deve ledere mai la dignità del malato”, ha evidenziato Grasso.
“Con piacere, il Senato torna ad ospitare la presentazione della Relazione annuale del Garante per la protezione dei dati personali, occasione che ci offre l’opportunità di una riflessione sulla situazione attuale del sistema della tutela del diritto alla riservatezza e sui suoi possibili sviluppi – ha sottolineato il presidente del Senato – Questo diritto, fondamentale per il cittadino e la persona, in un mondo permeato dalla tecnologia risulta in costante mutamento e necessita di un alto grado di riflessione, aggiornamento, protezione e di una sempre più attenta opera di vigilanza”.