VERSO VENEZIA

Digital Venice, Giacomelli: “L’Europa deve giocare unita”

Il sottosegretario in un’intervista al Corriere delle Comunicazioni: “L’8 luglio segnerà l’inizio di una fase nuova per l’Italia e per l’Unione europea. C’è grande attesa per la presidenza italiana del Consiglio Ue, e grande fiducia nella leadership di Matteo Renzi”

Pubblicato il 17 Giu 2014

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Digital Venice sarà un punto di partenza per la presidenza italiana di turno del Consiglio Ue, e il Governo guidato da Matteo Renzi non vuole lasciarsi sfuggire l’occasione di partire con il piede giusto. Cosi tutti i ministri e i sottosegretari che hanno competenze sulla realizzazione dell’agenda digitale sono impegnati in questi giorni e in queste ore in un “cantiere” con i loro colleghi del resto dell’Ue, per arrivare a luglio con le idee chiare e una roadmap che possa segnare il cammino della presidenza italiana.

A illustrare il senso dell’evento in un’intervista con il Corriere delle Comunicazioni è Antonello Giacomelli, sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico con delega alle Comunicazioni.

“In campo europeo sui temi del digitale c’è una forte consapevolezza – afferma – Contiamo sul fatto che questo semestre, a partire da Venezia, sarà il momento iniziale di una nuova fase, dove i capi di Stato ei di Governo dimostreranno che ciò che fino al giorno prima era soprattutto nelle intenzioni ora diventerà realtà”.

Da Digital Venice 2014 scaturirà la cosiddetta “Venice declaration”, un documento in cui si tracceranno le linee e gli impegni per la piena attuazione dell’agenda digitale una volta che il nuovo Parlamento europeo e la nuova Commissione si saranno insediati. “Non si tratterà semplicemente di individuare un vestito, un nome o una suggestione. Nella nostra idea, con l’accordo anche degli altri Paesi dell’Unione, la Venice declaration dovrà essere l’atto fondativo di una nuova fase”.

A illustrare la “Venice Declaration” ai presenti saranno, prima nella sessione a porte chiuse e poi nell’incontro pubblico, il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il Commissario Ue all’agenda digitale Neelie Kroes. “Sarà un gesto politico che userà il linguaggio di questi tempi – spiega Giacomelli – un messaggio a tutte le comunità nazionali, a tutti i cittadini, a tutto il mondo che guarda in direzione europea. Sarà l’annuncio della consapevolezza della portata della rivoluzione digitale, e di come l’Europa voglia segnare i prossimi anni con questa sfida. Sarà un modo per dire che la rivoluzione digitale è una straordinaria opportunità e non un rischio, da affrontare con il coraggio e l’ambizione e non con la paura del nuovo”.

“L’appuntamento di Venezia è il momento in cui il presidente del Consiglio enuncerà la linea, i punti, la strategia Italiana per il semestre proponendo agli altri Paesi il suo approccio – conclude Giacomelli – Dall’ultimo Consiglio europeo delle telecomunicazioni sono tornato con la sensazione che ci sia una grandissima attesa e una grande fiducia nella leadership di Matteo Renzi e nel semestre di presidenza italiana, quasi a sollecitare un ruolo capace di fare sintesi e di arrivare a definire priorità e risultati in termini di direttive e di risultati politici”.

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