OSSERVATORIO SOCIALIS

Osservatorio Socialis: la responsabilità sociale d’impresa è online

Secondo l’Osservatorio Socialis il 38% delle aziende usa il sito aziendale o i social network per comunicare. La Rete il canale preferenziale per reperire informazioni

Pubblicato il 18 Giu 2014

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Cresce l’utilizzo di social network e media digitali nella comunicazione aziendale di iniziative di Corporate Social Responsibility e di sostenibilità ambientale.

Lo rivela il VI rapporto nazionale sull’impegno sociale delle imprese in Italia, pubblicato e curato dall’Osservatorio Socialis di Errepi Comunicazione con la collaborazione dell’Istituto demoscopico Ixe’, col patrocinio della Presidenza del Consiglio, dei ministeri dello Sviluppo Economico, Lavoro e Politiche Sociali, Ambiente, e la partecipazione di Lega del Filo d’Oro, Sanofi Pasteur MSD e Manager Italia.

Secondo il rapporto, presentato oggi dall’Osservatorio Socialis al Mise, per dare visibilità alle policy di responsabilità sociale il 38% delle aziende italiane pubblica i contenuti di settore direttamente sull’home page del sito ufficiale: due anni fa, in occasione, del precedente rapporto, ricorreva al sito aziendale il 30% del campione intervistato.

“La responsabilità sociale è dunque un aspetto sempre più rilevante e identitario per la Corporate reputation – si legge in una nota – La comunicazione della Csr è in crescita anche su Facebook, utilizzato dal 18% delle imprese interpellate (due anni fa vi ricorreva il 13%) mentre compaiono nuovi canali, come Twitter, cui ricorre per informare del proprio impegno sociale il 13% delle aziende italiane, o anche altri social network e blog creati appositamente, che un altro 8% dichiara di sperimentare. Ad appoggiarsi all’ufficio stampa tradizionale per diffondere notizie in merito alle proprie attività di responsabilità sociale d’impresa è il 25% delle imprese”.

Internet è anche il canale attraverso cui il 50% delle aziende si informa, a sua volta, sulle nuove tendenze dei temi legati alla responsabilità sociale d’impresa, confermandosi così di fatto il terreno più fertile per dare spazio a temi sociali e ambientali che sui media tradizionali faticano sempre di più a trovare posto.

“Per quanto concerne gli aspetti più generali, l’indagine dell’Osservatorio Socialis rileva che il numero di imprese italiane impegnate nella responsabilità sociale d’impresa è in aumento – conclude la nota – nel 2011, anno di riferimento del precedente rapporto, le imprese che dichiaravano di impegnarsi nella responsabilità sociale d’impresa erano il 64% del campione; ora il dato è cresciuto e si assesta al 73%. Si spende meno rispetto al 2011 ma gli interventi sono sempre più mirati e misurabili”.

“Questa rilevazione – afferma Roberto Orsi (nella foto), direttore dell’Osservatorio Socialis – ci restituisce l’immagine di un tessuto imprenditoriale che dalla crisi ha assimilato soprattutto questo: le risorse sono preziose; i processi, determinanti; orientare l’impatto sociale di impresa richiede strategie sempre più dettagliate”.

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