COMPETENZE DIGITALI

E-skills, una leva per fare l’Italia digitale

Investire sulla cultura Ict all’interno delle organizzazioni significa vincere le nuove sfide occupazionali

Pubblicato il 21 Giu 2014

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Nei mesi scorsi Aica ha collaborato con Agid in tutte le fasi dell’elaborazione delle linee guida del Programma Nazionale per la cultura, la formazione e le competenze digitali. Abbiamo partecipato ai tavoli di lavoro dedicati alle competenze per la cittadinanza digitale, a quelle di e-leadership e di tipo specialistico, sulla scorta di oltre cinquant’anni di rappresentanza del “mondo digitale” italiano e delle innumerevoli attività proprie della nostra finalità associativa, la promozione della cultura digitale.

Naturalmente, abbiamo messo in campo quanto fatto negli ultimi venti anni sulle competenze digitali certificate in ogni ambito della società con Ecdl, e-Citizen, Eucip; in parallelo abbiamo contribuito mettendo in luce numerose best practice che interessano tutte le direttrici del Piano e che rappresentano le basi da cui partire per proseguire in un percorso che consenta di disseminare cultura digitale nei “gangli vitali” del sistema Italia.

Solo mettendo a sistema le esperienze positive, si può procedere in modo integrato sui tre fronti: della “domanda” di cultura digitale; dell’allineamento della formazione “istituzionale” rispetto a un mondo e a una società in cambiamento; e dello sviluppo della capacità di utilizzare il digitale come leva di innovazione in ogni settore (e-leadership) . Indirizzare “la domanda” di cultura digitale da parte dei cittadini significa offrire l’opportunità di comprendere pienamente il valore delle tecnologie per la propria vita e creare strumenti di facile accesso che consentano di utilizzarle in modo consapevole, anche da parte dei disabili. Penso, ad esempio, alla bella esperienza della Regione Emilia Romagna, che dal 2009 con Pane & Internet offre alfabetizzazione digitale alla popolazione più a rischio di “esclusione”; ai servizi e prodotti di formazione gratuiti nel quadro del progetto Trio della Regione Toscana; all’abbattimento delle barriere di accesso offrendo, come ha fatto l’Università di Torino, la possibilità di certificare le competenze informatiche secondo il modello Ecdl in open source; oppure, ancora, alla Fondazione Asphi che si avvale di Ecdl per introdurre nel lavoro persone con disabilità fisiche e mentali.

Mettere la sfida del digitale al cuore delle organizzazioni rivolte alla formazione, significa aiutarle a integrare le competenze specialistiche richieste dal mondo del lavoro nel modo più efficace: tra gli esempi, che troviamo nel Piano Nazionale, va ricordato il lavoro svolto da Aica, Miur e Confindustria Digitale per sperimentare e quindi costruire un modello di diffusione delle competenze specialistiche Eucip Core nei curricula degli Istituti Tecnici a indirizzo Sistemi Informativi Aziendali (modello adottato da oltre 150 istituti in Italia).

Il terzo punto – l’e-leadership – è il più sfaccettato e complesso; richiede un’ azione non solo di diffusione di competenze, ma anche di saper “ragionare” con il digitale ogni qual volta si tratti di affrontare tematiche di evoluzione e cambiamento. Una capacità che si sviluppa e rafforza attraverso esperienze che producono risultati tangibili sulla organizzazione o su un suo settore – e qui si possono citare alcuni progetti inclusi nelle linee guida relativi alla valutazione e riqualificazione delle risorse Ict professionali in enti quali l’Inail, lo Stato Maggiore della Difesa, e in aziende private quali CapGemini Italia.

Con la presentazione delle Linee Guida si è conclusa la prima fase di un percorso entusiasmante, che ci ha consentito di rendere visibili e mettere a disposizione in modo unitario e integrato il patrimonio di competenze e di capacità progettuale e propositiva peraltro già riconosciutoci dalle principali istituzioni del paese, e che ci ha dato la possibilità di valorizzare la rete di relazioni ed esperienze creatasi intorno al “mondo” Aica attraverso iniziative promosse da vari soggetti.

Come Agid stessa scrive sul proprio sito, le Linee Guida sono uno strumento in progress; come Aica restiamo al fianco dell’Agenzia per delineare insieme i prossimi passi di un grande progetto che consenta davvero di costruire finalmente una Italia Digitale.

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