“Telecom Italia deve essere il capoprogetto di un programma nazionale per la diffusione dell’ultrabroadband”. La proposta è stata avanzata dall’Ad di F2i Vito Gamberale, intervenuto al seminario “Dalla società industriale alla società digitale”, organizzato dall’associazione Italiadecide presso la Camera dei deputati.
“Il ruolo di Telecom – ha sottolineato Gamberale – è imprescindibile per lo sviluppo delle reti. Bisogna ricordare che il doppino di Telecom è l’unico che arriva nella case degli italiani – quindi la rete italiana passa quasi esclusivamente per la compagnia – non avendo il nostro Paese avuto l’esperienza della tv via cavo come in altri. Putroppo i governi negli ultimi anni non hanno saputo mettere a frutto questo vantaggio di TI trincerandosi dietro il fatto che si tratta di un’azienda privata”.
Il “governo ha l’obbligo di investire Telecom di un obbligo così come Telecom ha l’obbligo di fare le reti veloci”.
Secondo Gamberale l’ultrabroadband è una infrastruttura necessaria non solo allo sviluppo economico del Paese ma anche all’attuazione dell’Agenda digitale italiana. “Senza reti efficienti si rischia il successo di progetti chiave quali fatturazione elettronica, identità digitale e processo civile telematico”, ha avvertito il manager.