Sarà annunciata al più tardi entro i primi giorni di marzo da
parte di Telefonica la fusione con Telecom Italia. Questo
l'annuncio messo nero su bianco da quotidiano brasiliano O
Globo secondo cui le due aziende comunicheranno ufficialmente
l'operazione subito dopo la presentazione dei dati finanziari
2009 (il 25 febbraio Telecom Italia e il 26 Telefonica).
Secondo quanto risulta al quotidiano brasiliano l'operazione
sarebbe già in fase avanzata: Telefonica avrebbe già ottento
linee di credito da parte di alcune banche europee.
Immediato il coro di protesta dei sindacati italiani.
Il leader della Cgil, Guglielmo Epifani chiede ora
un incontro sulla questione Telecom Italia. "Non è una
partita che riguarda solo alcuni, ma un grande problema nazionale.
Ci sono in ballo assetti di potere che si stanno muovendo in una
galassia molto grande, che abbraccia telecomunicazioni e
assicurazioni. Si torna al prevalere di vecchie logiche invece è
una sfida industriale che il paese deve affrontare".
"La vicenda Telecom diventa sempre più preoccupante,
soprattutto per il futuro dei tanti lavoratori", sottolinea
Annamaria Furlan, segretario confederale della
Cisl. " E' necessario che il governo scenda
subito in campo, convocando l'azienda e le parti sociali per
capire come stanno realmente le cose".
Intanto il ministro dello Sviluppo economico Claudio
Scajola, a margine del consiglio informale dei ministri
dell'Industria a San Sebastian ha puntualizzato che 'il
governo deve vigilare sulla correttezza dei comportamenti ma quello
che serve sono, soprattutto gli investimenti sulla rete, che ci
auguriamo Telecom possa fare nel suo progetto di piano
industriale".
Riguardo all'ipotesi di fusione "è un problema che va
affrontato tenendo conto che l'Italia è un paese democratico,
con libera iniziativa economica, dove ogni impresa ha la libertà
di muoversi". "La rete è di proprietà di Telecom ma
servono investimenti per renderla più efficiente: ci auguriamo che
Telecom li possa fare nel suo progetto di piano industriale'