Anche l’intelligence americana si basa in misura crescente su software commerciali cloud-based per il suo lavoro analitico e la Cia, che già ha un contratto per il cloud di Amazon, ha deciso oggi di estendere l’utilizzo dell’infrastruttura di cloud computing del colosso dell’e-commerce.
In un intervento pubblico, uno dei pochi che concede, Doug Wolfe, chief information officer della Cia, ha dichiarato che l’Ucraina e l’Iraq sono esempi di come la mission della Cia diventi sempre più ampia e complessa e richieda perciò l’utilizzo di information technology all’avanguardia. Il lavoro della Cia con Amazon viene letto come un avallo che il governo americano dà alla sicurezza e affidabilità della divisione cloud di Jeff Bezos, la Amazon Web Services, che annovera tra i suoi clienti sia aziende private sia importanti agenzie governative.
La Cia ha già un contratto da 600 milioni di dollari con Amazon – un contratto che Ibm ha cercato senza successo di impugnare nei tribunali – in base al quale il colosso dell’e-commerce creerà e gestirà un servizio di private cloud computing nelle sedi della Cia.
Ma Wolfe ha oggi detto che la Cia vuole andare oltre questo contratto e non limitarsi a usare i server di Amazon ma sfruttare anche le sue applicazioni software, come riporta il Financial Times.
Parlando a una conferenza sul cloud organizzata da Amazon a Washington, Wolfe ha citato le applicazioni Kinesis di AWS e Redshift che permettono l’elaborazione e l’analisi di massicci flussi di dati dicendo che questo è il tipo di software che la Cia intende usare. Il Cio ha anche cantato le lodi di Marketplace di AWS, un servizio disegnato sul modello del sito di e-commerce, in cui i clienti possono cercare all’interno di una serie di prodotti di terze parti e acquistarli in pochi click.
“La capacità non solo di avere l’It, ma le applicazioni, e di pagare all’ora è proprio quel che ci serve”, ha detto Wolfe. Il Cio della Cia ha detto che l’agenzia sta già spostando parte del suo lavoro sul suo private cloud che sta costruendo con Amazon, che lo ha messo alla prova in base ai suoi altissimi standard di sicurezza ma che l’agenzia deve ancora adattarsi completamente al suo interno al cambiamento culturale portato dal cloud.