Si insedia la nuova Commissione Ue. L’Etno alla Kroes: “Spingere le Ngn”

“Le reti e i servizi digitali dovrebbero essere al centro della prossima strategia Ue 2020”

Pubblicato il 09 Feb 2010

Si è insediata oggi la nuova Commissione europea che vede quindi
ufficialmente a capo della Digital Agenda il commissario Neelie
Kroes.

L’Etno, l'associazione che rappresenta i principali operatori
di Tlc europei, ha espresso soddisfazione per il voto di oggi del
Parlamento europeo sulla nuova commissione Barroso, convinta che
l’Europa abbia urgente bisogno di una strategia “audace, in
grado di rafforzare la ripresa economica e generare crescita e
nuovi posti di lavoro”.

“Come associazione che rappresenta i maggiori operatori telecom e
i principali investitori nelle reti e servizi di domani, l’Etno
è ansiosa di collaborare con la nuova Commissione, e in
particolare con il Commissario Kroes, per mettere in atto la
Digital Agenda europea”, ha dichiarato Michael Bartholomew,
direttore dell’Etno.

L’associazione delle telco plaude in particolare alla creazione
di un portafoglio per l’Agenda digitale all’interno della nuova
Commissione, segnale dell’importanza attribuita al settore sia ai
fini dello sviluppo economico che per il progresso della società
nel suo complesso. “Le reti e i servizi digitali continueranno ad
essere traino essenziale per la crescita economica e occupazionale
ma anche per il benessere sociale e dovrebbero essere alla base
della prossima strategia Ue 2020”, secondo l’Etno.

I nuovi network ultra-veloci su banda larga hanno il potenziale per
generare nuovo business per un valore di 850 miliardi di euro e
creare fino a un milione di nuovi posti di lavoro di qui al 2015. I
servizi abilitati dal broadband possono inoltre aiutare a ridurre
le emissioni di CO2 del 15% entro il 2020. Le aziende che
aderiscono all’Etno sono decise ad avere un ruolo di spicco nel
cammino verso il raggiungimento di questi obiettivi, investendo in
reti ultra-veloci e sviluppando servizi innovativi per i
consumatori.

Perché l’Europa possa trarre il massimo beneficio dalle reti e
servizi su banda larga, devono però essere create le condizioni
più idonee a favorire gli investimenti privati nelle nuove
infrastrutture, continua l’Etno, tenendo presenti i rischi
connessi con tali investimenti e preservando la vivace concorrenza
sui mercati. Dovrebbero anche essere adottate misure concrete dal
lato della domanda per stimolare tutti i settori dell’economia ad
abbracciare l’uso della banda larga. Obiettivo dell’Etno,
conclude l’associazione, è cooperare con la nuova Commissione
affinché tutti i cittadini prendano parte all’information
society e contribuiscano ad ampliare il mercato unico delle offerte
di contenuti online di qualità e legali.

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