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Tip Ventures, new entry dell’equity crowdfunding

A un anno dal regolamento sulla raccolta fondi online parte il sesto portale autorizzato da Consob. È un sito vetrina per neo-imprese innovative

Pubblicato il 30 Giu 2014

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L’equity crowdfunding è arrivato a quota sei, a un anno dall’emanazione del regolamento con cui l’Italia si è dotata, prima in Europa, di una compiuta regolamentazione del fenomeno. Ha appena debuttato Tip Ventures, il sesto portale di raccolta fondi online in capitale di rischio, modalità che permette agli investitori di finanziare le startup innovative in cambio dell’ingresso nel loro capitale. In pratica il sito sarà una vetrina di startup innovative in cerca di investitori.

Dopo aver ricevuto la prevista delibera da parte di Consob ed essere stata regolarmente iscritta al Registro dei Gestori autorizzati, Tip Ventures è diventata anche la prima società operante nel mondo della raccolta fondi online in grado di offrire alle startup italiane la possibilità di finanziarsi sia attraverso campagne reward based, sia appunto attraverso campagne equity.

In sostanza la società fondata da Matteo Masserdotti e Carlo Saccone è double face: da maggio è online la piattaforma Tip Reward, che segue il modello del reward based crowdfunding, ovvero la raccolta fondi sul web senza ritorno economico per i sostenitori bensì con una ricompensa simbolica (biglietti omaggio per eventi, libri autografati e così via). Adesso è partita anche Tip Equity, piattaforma di equity crowdfunding che consente ai finanziatori di acquisire quote di capitale nell’impresa finanziata.

Sia l’una sia l’altra sono accessibili attraverso il sito Tip.Ventures. Tip Reward accetta solo progetti imprenditoriali, budget massimo 20mila euro, massimo 60 giorni, all-or-nothing (il finanziamento avviene solo se si raggiunge l’obiettivo). Per le startup innovative, regolarmente iscritte all’apposito Registro, la possibilità della raccolta di capitali di rischio è disponibile da subito, inviando il progetto d’impresa a Tip Equity. Il team di selezione e gli advisor di Tip Ventures sono pronti a scegliere le startup sulla base di criteri di analisi finanziaria, contabile e commerciale.

“Ci aspettiamo di poter pubblicare il primo progetto equity a settembre, fino ad allora selezioneremo le startup” dice Masserdotti. E spiega: “Un’analisi della World Bank rispetto alle possibilità di sviluppo del crowdfunding indica chiaramente come questo strumento possa coprire, e stia ricoprendo, un’importante fase nel ciclo di finanziamento delle imprese. Nello specifico il reward based crowdfunding, con un limite a 20mila Euro, può finanziare e validare la fase di idea/ prototipazione. Successivamente, il lancio di una campagna di equity crowdfunding, dove i Business Angels possono ricoprire un ruolo fondamentale, con un range che va da 50mila a 1 milione di euro, servirà invece per raccogliere i capitali necessari a finanziare la fase di startup, dove si iniziano a generare entrate e scalare mercati”. Per cifre superiori saranno invece venture capital e investitori istituzionali a entrare in gioco.

Sono per ora 4 i gestori di portali di equity crowdfunding iscritti alla gestione ordinaria nel registro della Consob. Oltre a Tip Ventures ci sono Assiteca Crowd, SmartHub e Stars Up. Assiteca Crowd gestisce la raccolta fondi per Paulownia Social Project, società creata da esperti di energie rinnovabili, biomasse e tutela ambientale che ha già raccolto 310mila euro per un target fissato a 520mila entro il 30 settembre 2014.

Un altro portale, Unicaseed, è iscritto alla gestione speciale ed è quello che ha portato al successo Diaman Tech, società veneta fornitrice di applicativi software per la finanza, prima in Europa ad aver raccolto capitale di rischio, 160mila euro in tutto, attraverso un portale di equity crowdfunding.

Introdotta dal Decreto Crescita bis (Decreto legge 18 ottobre 2012 n. 179 “Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese”) con l’obiettivo di facilitare l’accesso delle startup al mercato dei capitali di rischio, la disciplina nazionale del crowdfunding riconosce alle startup la possibilità di promuovere l’offerta al pubblico di strumenti finanziari di equity attraverso uno o più piattaforme on line specializzate nella mobilitazione dei potenziali investitori.

Con il “Regolamento sulla raccolta di capitali di rischio da parte di start up innovative tramite portali on-line”, pubblicato dalla Consob il 12 luglio 2013 in attuazione degli articoli 50-quinquies e 100-ter del Testo Unico della Finanza, l’Italia si è dotata, per prima in Europa, di una compiuta regolamentazione del fenomeno dell’equity crowdfunding.

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