Broadband per il 100% degli europei. L’Esoa pronta a collaborare con la Kroes

L’associazione degli operatori satellitari plaude al progetto anti-digital divide del neo-commissario alla Digital Agenda. Holla (Esoa): “Mix di tecnologie terra-spazio per portare Internet veloce in tutta Europa a costi ragionvelovi e in tempi rapidi”

Pubblicato il 10 Feb 2010

Dopo la soddisfazione espressa dall’Etno, anche l’associazione
degli operatori satellitari europei (Esoa, European satellite
operators association) accoglie con favore il voto del Parlamento
europeo che ha confermato la Commissione Barroso e, in particolare,
Neelie Kroes come nuovo commissario della Digital Agenda. Nelle
audizioni parlamentari con cui ha presentato il suo programma, a
gennaio, la Kroes ha indicato come uno degli obiettivi primari del
suo mandato l’accesso alla banda larga per il 100% degli europei.
L’Esoa offre oggi il proprio sostegno al nuovo commissario per
accelerare i tempi verso il raggiungimento dell’ambizioso
target.
 
“La tecnologia satellitare è unica nel fatto che riesce a
fornire connettività immediata all’Internet backbone,
specialmente in quelle aree dell’Europa che non sono di interesse
commerciale per gli operatori terrestri”, afferma Aarti Holla,
segretario generale dell’Esoa. “L’infrastruttura satellitare
è già pronta e ulteriore capacità verrà ad aggiungersi col
lancio di nuovi satelliti quest’anno, ma abbiamo bisogno del
sostegno pubblico, sia a livello comunitario che delle singole
nazioni, per superare gli ostacoli che ancora impediscono ai
cittadini europei che vivono nelle zone più isolate di prendere
parte alla società dell’informazione del 21mo secolo”.
 
Gli ultimi dati pubblicati dalla Commissione europea sulla
copertura del broadband mostrano che l’Ue è ancora ben lontana
dal raggiungere l’obiettivo del 100% di connessioni. Anche se
sono stati compiuti notevoli progressi, persiste un divario tra
aree rurali e città che il Dsl non è riuscito a chiudere. Quasi
10 milioni di famiglie europee non sono collegate con alcun tipo di
soluzione per la banda larga terrestre. Come spiega Aarti Holla:
“Oggi le agende politiche si concentrano su Internet
ultra-veloce, il che significa che la maggior parte delle reti
devono essere aggiornate per fornire velocità che spesso non sono
ancora disponibli. Questo approccio inevitabilmente promuove una
tecnologia che viene indicata come l’unica capace di realizzare
le connessioni veloci: la fibra. Ma ciò implica che coloro che non
hanno alcuna connessione rischiano di essere tagliati fuori ancora
per molto tempo, visto che stendere le reti in fibra ottica per
raggiungere tutta la popolazione richiederà probabilmente 20-30
anni e finanziamenti pubblici per oltre 100 miliardi di euro. Solo
un mix di tecnologie permetterà di ottenere una copertura del 100%
in un periodo di tempo accettabile e con costi ragionevoli”.
 
In base alle stime dell’Esoa, i satelliti sono in grado di
connettere oltre un milione di case e aziende in più nelle aree
rurali entro al fine di quest’anno dando un contributo
fondamentale verso il superamento del digital divide. “Siamo
ansiosi di presentare i vantaggi delle soluzioni satellitari al
commissario Kroes nelle prossime settimane”, conclude il
segretario generale dell’Esoa.
 
La Spagna, che siede alla presidenza dell’Ue per i primi sei mesi
dell’anno, ha fissato un programma di lavoro per il settore
telecom che potrà fortemente contribuire a raggiungere
l’obiettivo stabilito dalla Kroes. E’ intenzione della
Commissione Barroso, infatti, richiedere ai Paesi-membro di rendere
Internet su banda larga un servizio universale. Ciò significa, se
il piano sarà approvato, che sarà obbligatorio per le nazioni
dell’Ue garantire che il broadband sia disponibile sull’intero
territorio. La collaborazione tra tecnologie basate su terra e
tecnologie basate su spazio sarà fondamentale per raggiungere il
target della copertura universale, secondo l’Esoa.

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