Fumata nera al Consiglio dei ministri di ieri sulla proposta di nomina del direttore generale dell’Agenzia per l’Italia digitale. Il ministrodella Semplificazione e PA Marianna Madia continua, dunque, a lavorare per scegliere il nome del successore di Agostino Ragosa, avendo come obiettivo quello di fare la nomina a ridosso di Digital Venice, l’evento organizzato dal governo italiano sull’Agenda digitale.
Come anticipato ieri dal Corriere delle Comunicazioni, Palazzo Vidoni è a lavoro su una short list di cinque nomi tra i quali verrà scelto il nuovo dg. L’intenzione di Madia è infatti virare su un nome largamente condiviso dall’esecutivo dato che il tema dell’Agenda digitale è uno di quelli sui cui Renzi – vista anche la scommessa sulla riforma della PA – ci mette la faccia.
Contestualmente il ministro è lavoro anche sulla scelta di altre due cariche che vanno di pari passo a quello del direttore di Agid sulla strada dell’attuazione dell’Agenda. Si tratta del Digital Champion, praticamente il front man del governo in Europa sui temi del digitale, e del presidente del comitato di indirizzo dell’Agenzia, che – da statuto – deve essere guidato da un rappresentante della Presidenza del Consiglio e formato da un rappresentante del Mise, uno del Miur e uno del ministero della Funzione Pubblica, insieme a due rappresentanti della Conferenza delle Regioni e del Tavolo permanente per l’Innovazione.
“Il dg sarà individuato tra i candidati che presentino una particolare e comprovata qualificazione professionale in materia di innovazione tecnologica e in possesso di una documentata esperienza di elevato livello nella gestione di processi di innovazione”, fanno sapere da Palazzo Vidoni. Ragosa aveva presentato le dimissioni al ministro Madia lo scorso 3 giugno.
Tra i 154 curricula arrivati sul tavolo del ministro Marianna Madia, come anticipato dal nostro giornale, ci sono quelli, Mario Dal Co (ex consulente dell’allora ministro alla PA e Innovazione, Renato Brunetta, e successivamente alla guida dell’Agenzia dell’Innovazione); Roberto Moriondo (alla guida della direzione Innovazione, ricerca, università e sviluppo energetico sostenibile della Regione Piemonte); Fulvio Ananasso (Direttore Studi, Ricerca e Formazione – Agcom); Nello Iacono (vicepresidente Stati Generali dell’Innovazione); Alfonso Fuggetta (docente del Politecnico di Milano e Ad del Cefriel). Anche Giovanna Marini, attuale Ad di Ancitel, tra i candidati favoriti nel caso la scelta dovesse ricadere su una donna ha inviato la documentazione richiesta – oltre al cv era previsto che il candidato inviasse anche le linee guida sull’Agenda digitale.
Spiccano, tra gli altri, anche i nomi degli interni all’Agenzia: Maria Pia Giovannini, responsabile area Regole, Standard e Progetti Innovativi di Agid e Francesco Tortorelli, dirigente dell’ufficio Interoperabilità, cooperazione applicativa e relativi centri servizio.
A spulciare la lista si trovano i nomi di Livio Zoffoli (già presidente del Cnipa), Lorenzo Benussi, economista e già membro della cabina di regia per l’Agenda digitale ai tempi del governo Monti, Maurizio Talamo (docente dell’università di Roma Tor Vergata). Ad inviare il cv anche Stefano Quintarelli, deputato di Scelta Civica che, se scelto come dg, dovrà dimettersi da parlamentare. Da segnalare anche Giorgo De Rita, già direttore generale di DigitPA e Paolo Donzelli ex capo del Dipartimento digitalizzazione e innovazione tecnologica della Presidenza del Consiglio prima della soppressione dello stesso. In lizza anche Pierantonio Macola, Ad di Smau e Paolino Madotto (direttore del CeFirst, Inuit – Università Tor Vergata), Laura Rovizzi di OpenGate Italia, Greta Nasi, docente della Bocconi ed esperta di PA digitale, Michele Vianello (ex direttore di Vega Park, esperto di smart city) e Massimo Melica (avvocato).