SICUREZZA

F-Secure: le aziende? Hanno paura del cloud

Una ricerca della società di security svela la “paura di volare” delle imprese. A tenerle lontane dal cloud è soprattutto il timore per la sicurezza dei dati

Pubblicato il 03 Lug 2014

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Perché le aziende non osano di più nel cloud? Da quando la categoria della nuvola è stata coniata per raccogliere il fascio di servizi digitali erogati in modalità “pay-per-use”, infatti, i tassi di crescita reali non sono stati paragonabili a quelli attesi. Certo, dicono gli analisti, il clous cresce, ma non velocemente come ci si sarebbe potuto aspettare. E questo nonostante la crisi che ha spinto molte aziende a tagliare i budget ICT e a scegliere soluzioni di esternalizzazione.

la riposta arriva dalla società di ricerca F-Secure. Non è una risposta “nuova”, nel senso che già da tempo l’aspetto della sicurezza dei dati viene indicato come una delle dieci o cinque cose più temute dai manger dell’IcT aziendale. L’elemento di novità sta nel far capire quale sia in realtà la dimensione di questo timore. È la scoperta che i servizi cloud sono guardati con sospetto a causa del timore di vulnerabilità, violazioni, interruzioni di servizio.

Secondo la ricerca su aziende al di sotto dei 500 dipendenti diffusa da F-Secure, la sicurezza dei dati è risultata la preoccupazione principale che ostacola l’adozione di questi servizi. Il 45% delle aziende che non usa una soluzione cloud dichiara che la mancanza di controllo e le problematiche relative alla sicurezza sono alla base della mancanza di interesse verso servizi basati su cloud. Tra le aziende più grandi, questo numero cresce: il 67% tra le aziende con un numero di dipendenti tra i 50 e i 249, il 70% per aziende con 250-500 dipendenti. Tra le altre ragioni della mancanza di interesse verso i servizi cloud, il 21% delle aziende cita i costi, il 13% le problematiche relative alle prestazioni e il 12% le responsabilità legali.

“Le aziende spaventate dal cloud per motivi di sicurezza dovrebbero sapere che un servizio cloud opportunamente progettato e gestito è una scelta estremamente sicura”, dice Timo Laaksonen, vicepresidente del Content Cloud di F-Secure. “Facciamo – continua Laaksonen – un esempio pratico: pensiamo a un dipendente che abbia bisogno di accedere a informazioni sul suo dispositivo mobile per condividerle con un cliente. Se l’azienda non fornisce un servizio online facile da usare e sempre disponibile, i dipendenti non avranno altra scelta che usare i loro account di personal cloud o scaricare le informazioni direttamente su apparati personali. E questo rappresenta un rischio per la sicurezza dei dati.”

Tra le aziende che utilizzano o sono aperte all’uso di soluzioni basate su cloud, la sicurezza dei dati è vista come il motivo più importante per cui hanno scelto un servizio di collaborazione su cloud. L’84% dichiara che la sicurezza dei dati è estremamente importante, seguita dalla facilità d’uso e l’accessibilità da qualsiasi luogo. Il 52% afferma che la localizzazione dei server su cui poggia il servizio è estremamente importante, mentre il 43% cita il paese d’origine del service provider. Il 27% delle aziende che usano il cloud dichiara che sono stati i dipendenti, più che l’azienda stessa, a utilizzare per primi soluzioni cloud per lavoro.

i dati non sono molto recenti ma secondo i guru della sicurezza di F-Secure le cose ad oggi non sono poi cambiate. L’indagine Digital Company Survey 2013 di F-Secure si è infatti basata su interviste realizzate via web a decisori e influencer degli acquisti software che lavorano in aziende fino a 500 dipendenti. I partecipanti provenivano da otto Paesi: Italia, Germania, Francia, Regno Unito, Svezia, Finlandia, Polonia e Stati Uniti. Hanno risposto in 805 persone, almeno 100 per Paese. Tra chi ha risposto, il 67% erano uomini e il 37% donne. L’indagine è stata completata da Gfk a novembre 2013.

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