La Commissione parlamentare di Vigilanza ha chiesto alla Rai chiarimenti in merito alla vicenda del Canone speciale Rai, quello dovuto dalle attività professionali che consentono l’utilizzo di apparecchiature televisive ai clienti all’interno dei propri locali, quali per esempio alberghi e ristoranti. Questione scoppiata nei giorni scorsi dopo che in varie parti d’Italia titolari di imprese avevano ricevuto un bollettino Rai con la richiesta del pagamento, spesso per importi di diverse centinaia di euro.
Questa mattina il presidente della Vigilanza, Roberto Fico (M5S), ha indirizzato una lettera ai vertici di Viale Mazzini per far chiarezza sull’invio nei giorni scorsi di migliaia di lettere indirizzate ai possessori di partita Iva per chiedere il pagamento del Canone speciale “Chiediamo dettagli – ha scritto – sulle modalità seguite da Viale Mazzini per comporre gli elenchi dei destinatari dell’informativa. Qualora la Rai si fosse affidata a una società esterna, la Commissione intenderebbe conoscere anche i criteri di selezione e gli eventuali termini economici dell’accordo. È una questione di trasparenza”.
Sulla questione è intervenuto anche Bruno Molea, vicepresidente del gruppo Scelta Civica alla Camera e segretario di Sc della commissione di Vigilanza Rai. “È auspicabile – ha detto – che, in un momento economico-finanziario così aggravato, la Rai sospenda l’invio di bollettini speciali per il pagamento del canone ad uffici, negozi, università, soprattutto perchè, anche dal punto di vista legislativo, la situazione non è chiara e può lasciaren spazio ad interpretazioni sbagliate. Occorre pertanto intervenire celermente per modificare la legge sul canone affinchè in maniera chiara siano indicati modi e tempi di riscossione dello stesso”. Secondo Molea “ocorre inoltre rivedere il canone Rai nel suo complesso e non soltanto per le suddette categorie. Dobbiamo da ultimo trovare strategie funzionali per evitare evasioni nel pagamento del canone, il cui abbattimento rappresenterebbe un ulteriore introito importante per l’azienda, oltre a rendere giustizia agli onesti che hanno sempre regolarmente pagato il canone”.