DIGITAL VENICE

Agenda digitale, Crosta: “Venezia all’avanguardia”

Il segretario generale della Camera di Commercio locale: “Qui è nato il registro telematico per le aziende. Ora avanti tutta sullo sportello unico per le imprese e sulla fatturazione elettronica”

Pubblicato il 10 Lug 2014

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“La Camera di commercio ha deciso di intervenire a Digital Venice, con Unioncamere nazionale e Infocamere, per perché pensare digitale è storicamente nella cultura delle nostre Camere di commercio, visto che, agli albori del registro delle imprese telematico, di fronte al blocco nel resto d’Italia, una forte spinta venne proprio da qui, con l’idea di mettere in rete i dati che nasce a Padova a metà degli anni Settanta. E, in 18 anni, il sistema camerale coeso ha creato, con i suoi investimenti, un sistema di registro di imprese unico dal punto di vista informativo”. Lo ha detto Roberto Crosta (nella foto), segretario generale della Camera di commercio di Venezia, intervenendo al convegno organizzato dal sistema camerale al Telecom Italia Future Center di Venezia.

“D’altro canto – ha proseguito – è riduttivo parlare solo di registro, per cui introduciamo qui altri due temi, sottesi ma fondamentali: il primo è lo sportello unico, per il quale la legge c’è dal 1997, ma che stiamo attuando solo adesso, perché non era stato individuato, fino al 2011, un soggetto che fungesse da pivot. E, al riguardo, posso dire che la metà dei Comuni che si sono accreditati con la Camera di commercio hanno lo sportello, mentre l’altra metà qualche difficoltà ce l’ha. Il secondo tema è la fatturazione elettronica, ancora non vista come opportunità dalle imprese, ma che sappiamo essere il futuro e il presente, non potendo più tornare indietro e costituendo una grande opportunità di sburocratizzazione”. “Accada quel che accada a livello governativo – ha sottolineato Crosta – siamo orgogliosi di quanto abbiamo fatto e chiediamo quindi che questo patrimonio non vada disperso, ma sia mantenuto al servizio delle imprese, con un presidio sul territorio”.

Come appoggio alla sua tesi Crosta ha messo in evidenza nel suo intervento il fatto che “la Camera di commercio di Venezia, negli ultimi sette anni, ha prodotto attività promozionali per 56 milioni di euro, più dieci per il restauro della sede e venti di quote di sistema: quasi 88 milioni di liquidità, su circa 120 di incassi, riversati sul territorio, che diventano quasi 200 di investimenti, considerando il coefficiente di 2,5 di effetto moltiplicatore. Con il taglio dei diritti annuali a otto milioni – ha concluso – restituiremmo invece al territorio appena 1,9 milioni di risorse, cioè nemmeno la metà dei diritti”.

“Siamo qui – ha concluso Andrea Sammarco, vice segretario generale di Unioncamere – non con l’idea di fare un monitoraggio, ma perché pensiamo di poter portare qualcosa a questo appuntamento, leggendo le iniziative accessibili e i progetti realizzati e già funzionanti che il sistema camerale sta mettendo a favore delle piccole e medie imprese”.

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