Potrebbe essere scelto ufficialmente stasera il successo di Agostino Ragosa alla direzione dell’Agenzia per l’Italia digitale. L’ordine del giorno del Consiglio dei ministri di stasera alle 18 è stato infatti integrato all’ultimo momento con la voce “Disegno di legge: Delega al Governo per la riorganizzazione delle Amministrazioni pubbliche”, praticamente la riforma della PA annunciata da Renzi. E proprio all’interno di quella discussione il ministro della PA e Semplificazione, Marianna Madia, potrebbe presentare la sia proposta. Candidata forte, come scritto ieri dal nostro giornale, è Alessandra Poggiani attuale direttore di Venis (la in house Ict del Comune di Venezia) reduce dal successo di Digital Venice e chiamata ieri a Roma da Madia stessa. La figura della Poggiani piace molto all’inquilina di Palazzo Vidoni che vorrebbe vedere una donna al vertice di Agid anche se in queste ultime ore è rispuntato, come scrive Il Sole 24 Ore, anche il nome di Stefano Quintarelli, deputato di Scelta Civica.
E proprio sulla “gara” con Poggiani Quintarelli ha voluo chiarire in un tweet : “nessuna lotta,solo a disposizione di chi sceglie e decide qualunque sia la scelta,sarà giusta #Agid“.
Stando al decreto istitutivo dell’Agenzia per l’Italia digitale la nomina spetta al presidente del Consiglio o al ministro delegato all’Agenda digitale – in questo caso Marianna Madia – di concerto con i ministri dello Sviluppo economico (Federica Guidi), dell’Istruzione (Stefania Giannini) e dell’Economia (Pier Carlo Padoan).
L’intenzione è di puntare su una nomina largamente condivisa dato che sull’Agenda digitale il governo ci ha messo da subito la faccia, facendone parte integrante anche del programma del semestre italiano di presidenza.
Certo l’ordine del giorno del Cdm di oggi è molto corposo – oltre che di riforma della PA si discuterà di proroga delle missioni internazionali e di riforma del Terzo Settore e del servizio civile, senza contare le voci “varie ed eventuali” sempre dietri l’angolo – per cui non stupirebbe se nemmeno stasera il governo riesca a nominare il nuovo dg.
Ma il lavoro del ministro della PA sulle nomine non si esaurisce con quello del dg di Agid. Madia è lavoro anche sulla scelta di altre due cariche che vanno di pari passo a quello del direttore di Agid sulla strada dell’attuazione dell’Agenda. Si tratta del Digital Champion, praticamente il front man del governo in Europa sui temi del digitale, e del presidente del comitato di indirizzo dell’Agenzia, che – da statuto – deve essere guidato da un rappresentante della Presidenza del Consiglio e formato da un rappresentante del Mise, uno del Miur e uno del ministero della Funzione Pubblica, insieme a due rappresentanti della Conferenza delle Regioni e del Tavolo permanente per l’Innovazione. Il governo starebbe puntando a scgeliere una figura tecnica per la presidenza e una più politica per il Digital Champion.