ACCORDO DI PARTENARIATO

Banda larga, Delrio: “La gestione dei fondi Ue migliorerà”

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio sull’accordo di partenariato: “L’utilizzo efficiente delle riorse strutturali farà ripartire il Paese”. La versione definitiva del testo inviata alla Commissione europea prima della pausa estiva

Pubblicato il 10 Lug 2014

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Il governo italiano recepirà le osservazioni della Commissione Ue sul nuovo accordo di partenariato per la programmazione dei fondi strutturali e di investimento europei 2014-2020 migliorando la capacità di gestione: lo ha detto oggi il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alla Coesione Territoriale, Graziano Delrio, a proposito dell’accordo che riguarda i fondi Fesr (Fondi europei di sviluppo regionale), Fse (Fondo sociale europeo), Feasr (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale) e Feamp (Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca).

“Le osservazioni ricevute dalla Commissione europea, volte alla chiusura dell’Accordo di partenariato – si legge in una nota – sono utili per un indispensabile miglioramento della capacità di gestione dei fondi europei e saranno recepite nella versione definitiva del testo che contiamo di inviare a Bruxelles per l’approvazione formale prima della pausa estiva. L’incontro con il commissario Hahn la prossima settimana permetterà di precisare ulteriori aspetti”.

Il sottosegretario ha sottolineato che “l’impianto strategico della nostra proposta è condiviso: si tratta di affinare e precisare ancora alcuni punti, ma ormai siamo in dirittura d’arrivo”.

“Tra le questioni di maggior rilievo che la Commissione ha posto – ha spiegato – c’è quella del miglioramento della capacità di gestione dei fondi. È un problema che risale già alle prime programmazioni e la sua soluzione è il principale obiettivo di questi mesi in cui abbiamo lavorato per recuperare il ritardo accumulato su diversi fronti imprimendo già un’accelerazione nella spesa riconosciuta dalla Commissione Ue”.

“Abbiamo individuato d’intesa con la Commissione – ha concluso Delrio – un percorso per rafforzare e rendere più efficienti le amministrazioni, centrali e regionali, che gestiranno i programmi, con una riorganizzazione delle strutture e una semplificazione delle procedure. L’utilizzo pieno ed efficiente dei fondi strutturali, per opere e misure necessarie e da portare a termine in tempi certi rientra nella strategia del governo per far ripartire il Paese”.

Nella proposta di accordo inviata dall’Italia alla Commissione europea il 22 aprile scorso, dando avvio al negoziato formale con l’Unione Europea, sono tre i grandi obiettivi tematici: competitività delle imprese, occupazione e istruzione e formazione: “Su questi tre pilastri – ha spiegato a suo tempo Delrio – si concentrano la maggior parte delle risorse, che ammontano a circa 32 miliardi, a cui vanno aggiunti i circa 10 miliardi del Fondo agricolo, un miliardo sulle macroaree e circa 600 milioni per la garanzia giovani. A questo vanno aggiunti i 24 miliardi di cofinanziamento del fondo di rotazione statale. In più, nei Por, i Piani operativi regionali, il cofinanziamento statale arriva al 70%, mentre l’altro 30% lo mettono le regioni”.

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