Il matrimonio era già saltato altre volte all’ultimo momento, con la sposa già arrivata all’altare, ma il consolidamento stavolta sembra più vicino italiano degli operatori di telefonia mobile. E questa prospettiva provoca euforia in borsa, con Telecom che ha chiuso le contrattazioni a +7,51%.
A corteggiarsi sono ancora una volta Wind e 3 Italia, il terzo e il quarto operatore mobile italiano, nelle mani dei russi di Vimpelcom il primo, e dei cinesi di H3g il secondo. A fare da mediatori nella trattativa sarebbero, secondo quanto anticipa Giovanni Pons su Repubblica, Goldman Sachs e Deutsche Bank, con le trattative che sarebbero ormai arrivare alla definizione dei dettagli. Insieme Wind e 3 Italia arriverebbero a formare un polo che avrebbe nelle sue mani il 30% del mercato mobile italiano.
Dopo che la trattativa era recentemente sfumata per il mancato accordo tra le due società rispetto alla governance del nuovo soggetto e per non aver trovato una soluzione sul debito accumulato da Wind, i rumor dicono che questa volta si sarebbe trovata una soluzione per entrambi i problemi. Alla guida della nuova società, secondo quanto anticipa Repubblica, potrebbe andare Li Ka Shing, a capo di H3g, “entrato” in Italia con 3 partecipando alla gara Umts dell’inizio del duemila. Da allora per la società, ricostruisce il quotidiano, si registrano un tentativo di quotazione in Borsa e altre trattative con la Telecom, che però non hanno mai avuto esito positivo.
Quanto al debito nei conti di Wind, la soluzione potrebbe essere stata individuata nella probabile decisione di affidare il controllo della nuova società a 3 Italia, ma con una quota societaria inferiore al 50%, situazione che consentirebbe di non dover consolidare il debito di Wind, che oggi dovrebbe ammontare complessivamente a 10 miliardi di euro.
Nell’intenzione di Vimpelcom, invece, ci sarebbe la prospettiva di svincolarsi progressivamente dalla società, grazie anche al fatto che una quota di minoranza della nuova società verrebbe rilevata da un’istituzione finanziaria.
Ma il contesto del consolidamento, di cui si parla a lungo per il mercato Italiano e che è già in atto su altre piazze europee, non si limita alla prospettiva delle nozze tra 3 Italia e Wind. Più volte, infatti, negli ultimi mesi, di è parlato dell’interessamento di Vodafone per Infostrada, l’operatore di rete fissa controllato da Wind, mentre Telecom potrebbe essere interessata alle torri di trasmissione della controllata Vimpelcom, valutate tra i 300 e i 500 milioni di euro.
L’indiscrezione sul probabile matrimonio Wind-3 Italia ha intanto avuto immediatamente un riflesso sulle contrattazioni a Piazza Affari, con Telecom Italia che è arrivata a posizionarsi in vetta al Ftse Mib con un +5,03% a 0,888 euro. Secondo un broker, “il consolidamento del mercato avrebbe un impatto positivo per il settore e per il titolo Telecom con un impatto inizialmente stimato intorno a 8 centesimi per azione”.
Equita rileva che “la semplificazione dell’arena competitiva potrebbe a nostro avviso supportare la dinamica di fatturato di qualche punto percentuale per il business mobile (almeno 2%). La nostra attuale valutazione di 1,05 euro migliorerebbe di una grandezza superiore al 10%. E’ comunque un’analisi prudente in quanto il consolidamento nel mobile dovrebbe portare a lievi miglioramenti anche nell’arena competitiva wireline”.