Dai tagli al personale di Microsoft si capirà quale strada vuole prendere l’azienda guidata da Satya Nadella. Lo scrive in un’analisi pubblicata dalla rivista ZDNet Mary Jo Foley, esperta di tech industry, della quale si è occupata per 30 anni, e autrice del libro “Microsoft 2.0: How Microsoft plans to stay relevant in the post-Gates era” (John Wiley & Sons, 2008).
Commentando l’annuncio di Nadella relativo ai 18mila licenziamenti nell’arco del prossimo anno (il 14% della forza lavoro totale della multinazionale), Foley rileva che il Ceo “è al lavoro per focalizzare la company su un numero inferiore di aree-chiave che abbiano una migliore chance di risultare vincenti”.
L’autrice ricorda come le aree in cui l’azienda si ritiene vincente – menzionate dagli stessi dirigenti durante la Worldwide Partner Conference di questa settimana – siano soprattutto nel cloud (Azure, Office 365, Dynamics Crm Online) e in Office, Windows Server e nei business intelligence/Sql Server on premises.
Invece i settori nei quali Microsoft sta ancora lottando, in termini di quote di mercato o di posizionamento o entrambe, sono Windows destinato ai dispositivi mobili (in pratica Windows 8), Windows Phone (hardware e software), tablet Surface e console Xbox.
L’autrice rileva che alcuni operatori di Borsa a Wall Street “tifano” per una Microsoft che si dedichi ai software per le imprese, perché tablet e console per giochi non garantiscono i margini sostanziosi assicurati invece dai servizi software e dal cloud.
D’altra parte i dirigenti dell’azienda fondata da Bill Gates, tra cui il Coo Kevin Turner che si è espresso di recente in proposito, continuano a dire che la multinazionale deve essere player sia nel campo consumer sia in quello enterprise.
“Microsoft è nel mezzo di un cammino che la porta a tentare di reinventarsi come un’azienda ‘di produttività e piattaforme’, piuttosto che una company di dispositivi e servizi” rileva Foley, che si chiede: “Tutto questo significa che dovrà liberarsi del business focalizzato sull’hardware e lasciare ai suoi partner gadget e applicazioni?”. La risposta che lei stessa si dà è: “Penso che molti a Wall Street direbbero sì, ma il management di Microsoft sembra ancora dire, per il momento, no”.
In definitiva l’analista scatta la fotografia di un’azienda in mezzo al guado e alle prese con precise scelte strategiche. “Non so quale strada finirà per prendere – conclude – ma non penso che i previsti tagli sfoceranno in molte cancellazioni di intere linee di prodotto o divisioni. E questo lo dico in base a come si è comportata l’azienda in passato quando ha dovuto licenziare. Ma certamente i tagli forniranno più di un’indicazione su dove questa company di ‘produttività e piattaforme’ intende focalizzarsi per il 2015 e oltre”.