“Il Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni presieduto da Angelo M. Cardani, relatore il commissario Antonio Preto, ha dato ieri via libera, in deroga al divieto imposto dal ‘decreto Melandri’, alla concessione in licenza dei diritti televisivi per il Campionato di serie A”. Lo si legge in un comunicato dell’Agcom. “La deroga – continua la nota – che fa seguito all’istanza avanzata dalla Lega Nazionale Serie A ai sensi dell’articolo 19 decreto legislativo n. 9/2008 ed è relativa al divieto di sub-concessione dei diritti in licenza a terzi (articolo 11, comma 6), si riferisce al pacchetto di diritti costituito da 132 partite in esclusiva su tutte le piattaforme del campionato di serie A nelle stagioni sportive 2015/2016, 2016/2017 e 2017/2018”. “Con il provvedimento approvato – prosegue il comunicato – l’Autorità ha concesso all’assegnatario originale la possibilità di concedere in licenza tale pacchetto ad un altro soggetto, individuando nella flessibilità dello sfruttamento dei diritti un sostanziale beneficio per gli utenti finali con maggiori opportunità di accesso agli eventi in questione”. “La decisione assunta ieri dal Consiglio – conclude la nota – è condizionata al divieto di ulteriori cessioni dei diritti acquisiti da parte del sub-licenziatario al fine di non alterare il principio della commercializzazione collettiva dei diritti stabilito dal decreto legislativo n. 9/2008”.
Con la decisione appena assunta dall’Agcom si chiude il cerchio dell’assegnazione dei diritti Tv per il digitale terrestre e il satellite, rendendo possibile l’accordo che si era chiuso in Lega Calcio la notte del 26 giugno dopo una lunga trattativa. Dall’apertura delle buste l’offerta più alta per le prime otto squadre era stata presentata da Sky sia per il digitale terrestre sia per il satellite (con un’offerta rispettivamente di 422 e 357 milioni di euro), mentre Mediaset aveva fatto l’offerta migliore per le squadre di seconda fascia (306 milioni). L’accordo prevedeva che, limitatamente alle prime otto squadre, i diritti Tv venissero assegnati a Sky per il satellite, e a Mediaset, nonostante non avesse presentato l’offerta migliore (280 milioni), quelli per il Dtt. A patto però che, una volta caduti i divieti imposti dalla legge Melandri, come avviene con il provvedimento varato oggi da Agcom, Mediaset si impegnasse a cedere a Sky i diritti delle 12 squadre di seconda fascia. Quanto ai bandi andati deserti, il C e l’E, la Lega calcio ha avviato ieri la trattativa privata: chi sarà interessato dovrà presentare la propria proposta entro le 19 del 24 luglio. In conclusione, quindi, a Sky andrà l’esclusiva dell’intero campionato italiano, mentre Mediaset potrà trasmettere sui propri canali in digitale terrestre i match delle prime otto squadre, che comunque rappresentano in tutto il 90% dei tifosi di calcio in Italia.
Una partita che si chiude con un accordo. Ma che potrebbe aprire altri fronti: come quello dei diritti per la trasmissione della Champions league che dalla stagione 2015-2016 saranno un’esclusiva di Mediaset. Il tassello andato a posto oggi potrebbe essere il preludio a una trattativa che rimetta in discussione anche l’assegnazione dei diritti per la competizione europea sulle due piattaforme, e che potrebbe dare a Sky un’opportunità per riaprie la trattativa con il Biscione e rientrare in gioco.