Dieci proposte per rilanciare l’occupazione giovanile, attraverso il sostegno concreto al fenomeno degli artigiani digitali (i cosiddetti makers ). Un movimento in ascesa, che sta cambiando dal basso l’economia e il mondo del lavoro, basato sulla costruzione delle cose attraverso nuove tecnologie, software open source, conoscenze tecniche edesperienze condivise.
E’ il ManifestoMakers, risultato dell’incontro tra artigiani digitali, amministratori pubblici, sociologi dei media, rappresentanti delle parti sociali e del mondoaccademico, promosso da Italia Lavoro durante il festival Luci sul Lavoro (Montepulciano, 10-12 luglio 2014). Un insieme di spunti e idee che Italia Lavoro invita a condividere e a sottoscrivere per promuovere concretamente nuove forme di autoimprenditorialità e di occupazione .
I makers stanno infatti già ripensando i modelli di produzione e di business.Si organizzano in comunità virtuali e fisiche, come i Laboratori della Fabbricazione Digitale (FabLab, HackSpace, TechShop, ecc.).Sono i protagonisti della terza rivoluzione industriale ,mettono la condivisione della conoscenza e della tecnologia alla base di un ecosistema innovativo, dinamico e capace di creare valore purein un periodo di crisi, inventando il loro lavoro e creando impresa. Italia Lavoro ha quindi scelto di accendere un faro su un fenomeno che ha tutte le carte in regola per vivacizzare il mercato del lavoro e valorizzare la cultura del fare/fabbricare,ovvero dell’anima del Made in Italy .
L’appuntamentodi Montepulciano è stato solo la prima tappa di un cammino di incontro/confronto che vuole essere lungo e costruttivo. Una prima tappa che ha comunque portato a un risultato concreto. L’artigianato digitale come prospettiva di occupazione giovanile è il Manifesto Makers che viene presentato al Governo, alle Regioni, al Parlamento e alle parti sociali per incoraggiare questa vera epropria rivoluzione anche con strumenti già operativi come Garanzia Giovani.
Dieci i punti fondamentali: investire sulle piattaforme abilitanti; diffondere la cultura Maker; formare gli operatori; incentivare il rapporto con l’Impresa; aggiornare il mondo della Formazione e dell’Istruzione; aumentare la collaborazione tra Istituzioni e Associazioni; mappare le competenze; supportare le creazione Startup in ambito Makers; finanziare in maniera innovativa; avviare progetti per l’occupazione giovanile con i Fondi strutturali europei.