BANDA LARGA

Vodafone-Orange, la “dote” di Ono nella partita sulla fibra spagnola

Cambiano i termini del piano di coinvestimento. L’obiettivo dei 3 milioni di edifici entro il 2015 sarà raggiunto sfruttando anche i cavi dell’operatore appena acquisito da Vodafone. Philipp Humm ceo per l’Europa: “Più competizione sul mercato spagnolo”

Pubblicato il 25 Lug 2014

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Più fibra nelle case spagnole. Saranno 3 milioni gli edifici raggiunti da banda larga entro il 2015, come da accordi. Ma alla luce dell’acquisizione da parte di Vodafone dell’operatore spagnolo del cavo l’obiettivo sarà raggiunto secondo un procedimento diverso da quanto preventivato. Vodafone e Orange realizzeranno infatti una nuova rete Ftth che raggiungerà 1,2 milioni di edifici (in aree non servite dalla spagnola Ono). A questi si aggiungono gli 800mila edifici già coperti nel corso degli ultimi mesi in 12 città spagnole. E ancora, Vodafone fornirà a Orange accesso a un milione di edifici sfruttando le reti preesistenti di Ono. In questo modo rimarrà garantito l’obiettivo dei 3 milioni di case cablate entro il 2015 previsto dall’accordo precedente l’acquisto di Ono.

Il nuovo accordo permetterà anche a Orange e Vodafone di fornirsi accesso wholesale a vicenda su future implementazioni dell’Ftth.

“La nostra partnership con Orange Spain completa la nostra acquisizione di Ono, garantendo un’attuazione altamente efficiente della banda larga ultra-veloce e portando più concorrenza sul mercato spagnolo”, ha commentato il Ceo di Vodafone Europe Philipp Humm. Nessun riferimento all’obiettivo di 6 milioni di famiglie cablate entro il 2017, che fu annunciato con l’accordo Orange-Vodafone.

Come noto, Vodafone ha comprato per 7,2 miliardi di euro la società del cavo spagnola Ono a marzo, con l’obiettivo di aggiungere al suo portfolio più attività di rete fissa e guadagnare vantaggio rispetto a Telefonica. Il deal ha ricevuto il via libera della Commissione europea a inizio mese e si è chiuso nei giorni scorsi.

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