Al Mobile World Congress non hanno dubbi: l’uomo dell’anno è
Carl-Henric Svanberg. Il presidente e Ceo uscente di Ericsson, si
è aggiudicato il “Chairman Award 2010” (la massima
onorificenza della Gsma), per l’eccezionale contributo alla
crescita e allo sviluppo della comunicazioni mobili nel mondo.
Svanberg, si legge nella motivazione, “ha apportato profondi
cambiamenti arrivando quasi a reinventare una delle più antiche
aziende fornitrici di infrastrutture per le telecomunicazioni. E
questi cambiamenti hanno avuto una risonanza in tutto il
settore”.
Secondo Alexander Izosimov, Chairman Gsma, che ha presentato la
cerimonia, il presidente di Ericsson “ha visto nel Gsm la
soluzione per portare connettività a chi non era ancora online”
e inoltre “ha introdotto il tema della sostenibilità tra le
priorità del settore e contribuendo a conferire alle
telecomunicazioni un ruolo chiave nella lotta ai cambiamenti
climatici”.
Svanberg ha ringraziato a nome di tutta l’azienda e dei suoi
dipendenti, dichiarando: “Abbiamo fatto passi da gigante per
ridurre l’impatto ambientale delle telecomunicazioni, ma forse
ancora più importante è stato l’avere iniziato a esplorare come
la banda larga può trasformare altri settori per creare una
low-carbon economy basata sull’informazione, fornendo al mondo
nuovi servizi di comunicazione”.
Non si è invece presentato a ritirare il premio Steve Jobs,
fondatore di Apple, nominato “Mobile Personality of the
Year" perchè “il successo di Apple ispira il mondo della
mobilità e spinge l'intero ecosistema ad adattarsi, adottare
alcune scelte e a cercare l'eccellenza".
Mr. Apple ha superato sul filo di lana altre importantissime
personalità del calibro di Eric Schmidt, Ad di Google e Mike
Lazaridis, Ad e fondatore di Rim.
L’inventore dell’i-pod, per il suo 55esimo compleanno, ha però
deciso di regalarsi un libro, acconsentendo ad una biografia
autorizzata(la prima in assoluto). Walter Isaacson, ex-presidente
della rivista Time ed ex-Ceo della Cnn, starebbe già lavorando
alla stesura. Gli aneddoti da raccontare sono molti: dal presunto
fidanzamento di Jobs con Joan Baez all'età di vent'anni ai
trascorsi in comunità hippie, dal primo computer assemblato con
Steve Wozniak nel garage di casa al perfezionismo e all’
egoncentrismo degli ultimi periodi.