Pay Tv, Berlusconi-Bolloré: prove di alleanza su Mediaset

Summit tra il vicepresidente del Biscione e il numero uno di Vivendi. Si è parlato anche del futuro di Premium, di cui Telefonica ha già prenotato il 10%. E la sinergia con il finanziere bretone e Canal+ potrebbe estromettere dall’affare Al-Jazeera

Pubblicato il 29 Lug 2014

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Il tempo stringe per Mediaset, e nel mosaico del progetto di Pay tv europea del Biscione i pezzi iniziano ad andare ognuno al proprio posto verso la nascita del nuovo soggetto che possa giocare la partita su scala internazionale con Sky.

Sky è al momento qualche passo più avanti, con la creazione della pay tv paneuropea scaturita dal passaggio di Sky Italia e Sky Deutscheland da Fox a BSkyB. Una mossa che consentirà a Rupert Murdoch un incasso ingente, che il magnate australiano potrebbe utilizzare per rilanciare sull’offerta 21st Century Fox per acquisire Time Warner.

Intanto venerdì ad Arcore si sono visti e hanno parlato a lungo, nella residenza privata di Silvio Berlusconi, Pier Silvio Berlusconi, vicepresidente esecutivo di Mediaset, e Vincent Bolloré, il finanziere bretone secondo azionista di Mediobanca e primo socio nonché presidente del colosso dei media francese Vivendi.

Un incontro che sarebbe servito come occasione per un confronto ad ampio raggio sui temi principali e sulle questioni più “calde” nel campo della Tv e delle tlc, tra i quali il futuro di Mediaset Premium, la pay tv del gruppo di Cologno di cui il colosso spagnolo delle tlc Telefonica ha da poco prenotato il 10% offrendo 100 milioni.

Al di là dell’alleanza con Telefonica, Mediaset è alla ricerca di altri soci, e tra i più accreditati a entrare nella società c’era finora la tv del Qatar Al Jazeera. Ma a questo punto non è da escludere che il partner possa essere proprio Vivendi, che nel campo della tv a pagamento controlla Canal+.

Secondo quanto anticipato da Radiocor, durante l’incontro si sarebbe parlato anche del futuro di Telecom Italia e dell’evoluzione del mercato sudamericano con Gvt, operatore controllato dal gruppo francese, accreditato come partner ideale di Tim Brasil. Infine, il colloquio avrebbe toccato anche il riassetto in corso in Mediobanca, per la quale è in calendario nel prossimo autunno la ridefinizione del Cda, dove Bolloré sarebbe pronto a rafforzarsi ancora nell’azionariato (fino all’8%).

Secondo Banca Akros “se il deal deve essere fatto, il momento è adesso. L’incontro è chiaramente legato alle discussioni su una potenziale partnership per la pay-tv in Italia. I colloqui sono iniziati un anno fa ma nel frattempo Mediaset si è assicurata i diritti per la Champions League e per la Serie A per i prossimi 3 anni e ha posto una sorta di prezzo per Premium“. Secondo gli analisti di Equita Sim “l’entrata di un socio in Premium è importante perchè ridurrebbe l’esposizione del gruppo Mediaset alla pay-tv”.

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