Tanti annunci sul 4G. Ma manca ancora lo standard

Operatori e vendor già parlano di servizi mobili di quarta generazione. Le specifiche dei servizi 4G saranno pubblicate solo a marzo 2011, dopo l’ok del Third Generation Partnership Project (3Gpp)

Pubblicato il 18 Feb 2010

Operatori e vendor già usano e abusano del termine “4G” per i
loro servizi Lte e Wimax, ma le vere specifiche dei servizi 4G
avallate dal 3Gpp saranno pubblicate solo a marzo 2011 sotto il
nome di Release 10. Questa “versione 10” delle caratteristiche
tecniche del 3Gpp (Third Generation Partnership Project; si occupa
di standardizzare sistemi di telecomunicazione) includerà l’Lte
Advanced, che, insieme alla prossima evoluzione del Wimax, sarà in
lizza per essere adottato come standard del 4G nel programma
Imt-Advanced dell’Itu.

Sia l’Lte Advanced che il Wimax dovrebbero in realtà essere
accettati come standard 4G, dice Adrian Scrase, vice president of
international partnerships del 3Gpp. “La Release 10  è il
‘4G’, secondo la mia opinione”, dichiara Scrase, anche se
l’approccio “accademico” agli standard non interessa molto
agli strateghi del marketing che si sono appropriati del 4G per
indicare semplicemente l’Lte e il Wimax. Ma Scrase spiega: gli
operatori che stanno realizzando oggi le reti Lte usano la versione
di marzo 2009 chiamata Release 8, mentre la Release 9 è rimasta
“congelata” a dicembre 2009. Quest’ultima include circa 50
nuove caratteristiche tecniche, come gli standard Lte per le
femtocelle e specifiche per le reti auto-organizzanti (Son), che
secondo Scrase saranno fondamentali per l’uso delle
femtocelle.

La Release 9 comprende anche lo standard Imb per il broadcast
mobile, basato in gran parte sulla tecnologia TDtv sviluppata da
IPWireless. Scrase si aspetta diversi progetti legati all’Imb nel
prossimo anno, anche perché gli operatori europei vedono in questa
tecnologia un ottimo modo per sfruttare lo spettro Tdd attualmente
inutilizzato.

La 3Gpp chiarisce infine che non è vero, come alcuni operatori
temono, che l’Lte non supporti gli sms. “E’ del tutto
sbagliato”, sottolinea Scrase. “L’Lte supporta voce e
messaggi”. Tuttavia, non tutti gli operatori mobili progettano di
usare fin da subito i loro network Lte per i servizi voce, perché
li vedono soprattutto, o almeno inizialmente, come reti per la
trasmissione dei dati.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!


Canali

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati