Asati: “Colpo mortale a Telecom, cda colpevole, si dia una mossa”

L’associazione che rappresenta i piccoli azionisti invita a spingere in direzione del merger con Gvt per evitare un destino al ribasso. “Basta con l’attendismo, sono tre anni che si discute di Tim Brasil”

Pubblicato il 06 Ago 2014

“Di fronte all’assoluta mancanza di decisioni riteniamo che l’attuale cda con la sua inerzia abbia potenzialmente favorito il suo principale azionista e in Brasile principale concorrente, che cerca con questa azione, di rafforzare Vivo e indebolire sensibilmente Tim Brasil“. Parole dure quelle di Asati, l’associazione che reappresenta i piccoli azionisti di Telecom Italia presieduta da Franco Lombardi all’indomani dell’cda che approvato conti ritenuti “non soddisfacenti” anche se con il contributo del flusso di cassa e del contenimento dei costi “si è mantenuto un valore stabile della marginalità”.

“A Telecom Italia non rimane altro da fare che una offerta interessante a Gvt – quell’offerta su Gvt con cui la Findim e Asati da oltre tre anni hanno proposto di trovare un accordo – prima del 3 settembre, senza un gioco al rialzo, perché dopo, qualora fosse accettata l’offerta di Telefonica da parte di Vivendi è troppo tardi, il destino negativo della società sarebbe segnato e se oggi i vertici esecutivi sperassero solo sul fatto che Vivendi possa rifiutare un offerta monstre pari a 10 volte l’Ebitda commetterebbero un grandissimo errore di cui dovranno risponderne tutti gli azionisti”, sottolinea l’Asati nell’auspicare che l’offerta di Telefonica venga respinto “affinché non “venga inflitto a Telecom un colpo mortale”.

“Se questo è un Consiglio Indipendente, come annunciato prima dell’Assemblea che lo ha eletto, che doveva fare gli interessi di tutti gli azionisti e quindi anche delle minoranze e se risponde al vero quanto riportato recentemente dal Financial Times in seguito a un intervista all’attuale Presidente, cose mai smentite, ed i commenti recenti del sottosegretario Giacomelli, che sembrano un po’ critici nei confronti delle dichiarazioni del Presidente, allora era più coerente e trasparente il cda precedente che, per dna, essendo espressione di un azionista di controllo bloccato da Telefonica, si è mostrato coeso e coerente nelle sue chiare manifestazioni di favorire potenzialmente Telefonica con un eterno attendismo ad eccezione di pochissimi consiglieri dissidenti”.

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