Il gruppo tedesco delle Tlc Deutsche Telekom ha chiuso il secondo trimestre in crescita grazie soprattutto alla performance della propria controllata statunitense T-Mobile, e in parte anche al miglioramento della redditività delle sue attività europee.
Nel comunicato diffuso oggi il gruppo tedesco segnala che l’utile netto è aumentato del 34,2% rispetto al secondo trimestre del 2013 a 711 milioni di euro – un risultato su cui ha influito lo scambio di spettro con Verizon negli Usa che le ha fruttato 400 milioni, mentre escludendo le voci una tantum l’utile netto è in calo del 21,5% a 636 milioni per le spese legate all’acquisizione di MetroPCS e agli investimenti negli Stati Uniti.
Ancora, l’Ebitda consolidato si è attestato a 4,43 miliardi di euro, in aumento dello 0,3% rispetto allo stesso periodo del 2013, e il margine Ebitda è lievemente migliorato al 29,3% contro il 29,1% di un anno fa. I ricavi si sono mantenuti stabili a 15,1 miliardi di euro (flessione dello 0,3% rispetto al 2013).
Nel complesso, DT ha aumentato la spesa di capitale del 6,2% a 2,2 miiardi di euro nel secondo trimestre; la voce principale qui è l’aumento della spesa (+58%) in Germania, pari a 1 miliardo di euro. Il flusso di cassa libero è in calo del 5,4% a 1,05 miliardi.
DT ha dichiarato che la sua strategia che punta a investire nelle infrastrutture di rete per acquisire nuovi clienti sta cominciando a dare frutti e a generare entrate. La telco tedesca ha visto crescere i suoi clienti sia nel mobile che nella banda larga in Germania, ma ne ha persi nel mobile negli altri Paesi europei. Le revenues del secondo trimestre sono in crescita del 9,2% a 5,2 miliardi di euro negli Usa, ma scendono dell’1,8% a 5,4 miliardi in Germania e del 7,9% a 3,1 miliardi di euro nel resto d’Europa.
In complesso però, Deutsche Telekom si è detta soddisfatta dei risultati del secondo trimestre, che le permettono di confermare le stime per il 2014 che indicano un Ebitda pari a circa 17,6 miliardi e flusso di cassa libero a 4,2 miliardi a fine 2014.
E’ anche chiaro dai risultati trimestrali che T-Mobile resta un punto di forza per DT, capace di trainare la crescita dei profitti dell’intero gruppo tedesco grazie al ritorno alla redditività (T-Mobile era in perdita l’anno scorso). Non stupiscono dunque tutte le manovre con cui diverse aziende delle Tlc cercano di comprare il gioiello di Deutsche Telekom: prima l’americana Sprint, che solo ieri ha rinunciato al merger con T-Mobile dopo mesi di trattative a causa delle difficoltà antitrust, e ora la francese Iliad, che ha offerto a DT 15 miliardi di euro per una quota di maggioranza nel suo operatore americano.
Nel presentare i risultati trimestrali agli analisti, il Ceo di DT Timotheus Hottges ha rilasciato un commento a questo proposito indicando che la sua azienda non ha ancora ricevuto offerte congrue per poter considerare la vendita di T-Mobile Us: “Abbiamo sempre detto che siamo aperti a transazioni che accrescono il valore dei nostri asset”, ha dichiarato Hottges, “ma non ci sono offerte con queste caratteristiche al momento”. Insomma, Iliad dovrà darsi da fare per migliorare la sua proposta.