Si terrà oggi a Parigi l’incontro tra l’a.d. di Telecom Italia, Marco Patuano, e Vincent Bollorè, presidente e socio al 5% del gruppo francese Vivendi. Oggetto del meeting è una prima valutazione in merito al piano della possibile integrazione tra Gvt e Tim Brasil, le rispettive controllate brasiliane. La bozza del progetto, sulla quale negli ultimi giorni avrebbero lavorato febbrilmente Mediobanca e Citi, sarebbe ormai pronta e Patuano avrebbe messo nero su bianco il pacchetto per cercare di contrastare l’affondo di Telefonica.
La scorsa settimana quest’ultima, che figura anche tra i principali azionisti di Telecom Italia, ha offerto 6,7 miliardi di euro a Vivendi per acquisire Gvt. Una mossa che ha colto di sorpresa i vertici della stessa Telecom, da tempo impegnati per cercare di mettere a punto un alleanza proprio con la controllata di Vivendi per provare a rafforzare la propria posizione competitiva nel Paese sudamericano.
Un rilancio è considerato dal mercato come altamente improbabile, sia per via delle parole pronunciate dallo stesso Patuano in una conference call di qualche giorno fa, quando il numero uno della società di tlc disse senza mezzi termini che sulla partita brasiliana Telecom non farà follie, sia per la considerevole esposizione debitoria del gruppo. Malgrado gli sforzi che hanno portato negli ultimi anni a ridurre progressivamente l’indebitamento, a metà anno Telecom era ancora gravata da 27,3 miliardi che non consentono grandi spazi di manovra per sostenere operazioni straordinarie.
Se gli spagnoli stanno cercando di allettare Vivendi (che da parte sua ha ribadito fin da subito come nessuno dei suoi asset sia attualmente in vendita, ma che al tempo stesso ha fatto sapere che valuterà la proposta di Telefonica in una riunione del Cda fissata per il prossimo 28 agosto) con un’offerta cash a forte premio, Telecom potrà cercare di opporre resistenza soltanto sottoponendo ai francesi un progetto strategico con forti valenze prospettiche.
Sempre sul fronte Sudamerica, Telecom Italia e Fintech hanno deciso di far slittare al primo settembre la cessione di Telecom Argentina, restando immutate le condizioni del contratto. “Telecom Italia e Fintech – si legge in una nota del gruppo telefonico – hanno convenuto, nella serata di ieri, di prorogare al primo settembre prossimo, restandone immutati termini e condizioni, la validità del contratto di compravendita sottoscritto il 13 novembre 2013, relativo alla cessione dell’intera partecipazione di controllo detenuta, direttamente e indirettamente, da Telecom Italia in Telecom Argentina”.