LA PRESA DI GVT

Telecom-Telefonica, rispuntano voci su interesse Vodafone per Tim Brasil

Torna a rimbalzare la notizia pubblicata dall’Estado de San Paulo: “Il gruppo inglese vuole entrare nel mercato brasiliano controllando una delle Top 3 della telefonia mobile”. Nessun commento dall’azienda. Indiscrezioni simili circolarono l’anno scorso quando l’Autorithy tlc intimò a Telefonica di diluire la sua presenza in Brasile

Pubblicato il 21 Ago 2014

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Spunta l’ipotesi dell’ingresso nella partita brasiliana di un nuovo contendente: Vodafone. A coinvolgere il gruppo britannico in questo scenario (nel quale aveva fatto capolino già un anno fa circa) è il quotidiano O Estado de San Paulo, secondo cui il gruppo britannico vorrebbe entrare nel mercato della telefonia mobile del Brasile ma non, “come sperava il governo di Brasilia”, attraverso la prossima asta per le tecnologie di quarta generazione (4G), ma attraverso l’acquisizione di uno dei tre principali operatori di telefonia mobile del Paese. E la scelta, secondo il quotidiano, cadrebbe su Tim Brasil.

Citando un documento relativo a un incontro di dirigenti Vodafone con le autorità brasiliane presso l’Ambasciata del Brasile a Londra il 31 luglio, il giornale scrive che i manager del gruppo inglese avrebbero espresso interesse per arrivare a controllare con una quota di maggioranza una delle “top 3” del Paese latino-americano. Gli altri due principali operatori in Brasile sono Telefonica e America Movil: Tim detiene il 26,9% del mercato brasiliano, Vivo di Telefonica il 28,7% e Claro di America Movil il 24,9%.

Vodafone non ha commentato queste voci. O Estado de S. Paulo sottolinea che rumors sull’interesse di Vodafone in Tim Brasil circolerebbero da almeno quattro anni. Le speculazioni si sono fatte più forti alla fine dell’anno scorso quando il Cade, l’Autorità brasiliana delle tlc, aveva intimato a Telefonica di diluire la sua presenza in Brasile oppure uscire da Telco, la holding di controllo di Telecom. Di fatto la strategia del gruppo inglese ha un focus geografico ben riconoscibile e indirizzato su Europa, Africa e India.

L’alternativa a un’acquisizione per Vodafone sarebbe appunto l’entrata nel mercato attraverso la prossima asta per le tecnologie di quarta generazione (4G), che però, sempre secondo le indiscrezioni del quotidiano brasiliano, sarebbe da escludere. Riguardo all’asta è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale l’autorizzazione ad aprire la procedura di gara per le frequenze intorno ai 700 MHz. Il bando sarà disponibile sul sito dell’Anatel, Autorità per le tlc brasiliana che riceverà, il 23 settembre, dalle ore 10, i documenti e le proposte di prezzo.

Tornando all’ipotizzata acquisizione di Tim Brasil da parte della società di tlc britannica, gli analisti di Banca Akros commentano, contrariamente a quanto fatto rilevare dal giornale brasiliano, che “è la prima volta che si vocifera di un interesse di Vodafone per la controllata di Telecom Italia e questo può rappresentare un’alternativa ragionevole per l’ex monopolista italiano, permettendogli di ridurre il debito”.

“Ci aspettiamo – proseguono – che questo potenziale interesse di Vodafone possa aprire il dibattito tra i membri del consiglio di amministrazione di Telecom Italia circa la possibilità di continuare la guerra di offerte su Gvt in concorrenza con l’attuale azionista principale, Telefonica” aggiungono gli analisti della banca d’affari che nel breve termine si aspettano un rimbalzo dell’azione TI. Naturalmente questo rumor potrebbe innescare un forte rimbalzo di Tim Brasil.

Stamani a Piazza Affari il titolo Telecom Italia sale dell’1,46% a 0,834 euro, mentre la società continua a lavorare ai dettagli dell’offerta, che dovrà passare al vaglio del cda (presumibilmente il 27 agosto), per conquistare la brasiliana Gvt e fonderla con Tim Brasil per dar vita a una società con un enterprise value pari a 17 miliardi di euro e una posizione finanziaria netta pari 1,7 miliardi. Stando alle ultime indiscrezioni, la nuova società sarebbe posseduta al 51% da Telecom Italia, il 14-15% rimarrebbe a Vivendi e la parte rimanente sarebbe il flottante.

Vivendi entrerebbe nel capitale di Telecom Italia con una quota del 15-20% attraverso un aumento di capitale a premio di circa il 10% rispetto all’attuale prezzo di borsa. Nel complesso, si tratterrebbe di un’operazione principalmente carta contro carta (scambio di azioni) con un esborso in contanti limitato a circa 500 milioni di euro. Vivendi, infatti, conferirebbe parte di Gvt nell’aumento di capitale riservato in Telecom Italia e parte a Tim Brasil che acquisterebbe la rimanente partecipazione in Gvt in contanti.

“Assumendo che l’offerta per Gvt sia pari a 7 miliardi, ossia 10 volte l’ebitda 2014, una valorizzazione della nuova società Gvt/Tim Brasil a 17 miliardi comporterebbe una valutazione di Tim Brasil a premio del 10% rispetto agli attuali prezzi di mercato. Il potenziale aumento di capitale di Telecom Italia per rimanere al 51% della nuova società varrebbe intorno ai 2 miliardi di euro” valuta un analista di una sim milanese. “Sembra invece allontanarsi l’ipotesi della conversione delle azioni risparmio. Confermiamo la nostra raccomandazione neutral sul titolo Telecom Italia”.

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