E-Commerce, in arrivo le Ipo di Zalando e Rocket Internet
Il gigante europeo dello shopping online Zalando e l’incubatore e acceleratore tedesco di startup Rocket Internet, stanno per fare il grande salto quotandosi in borsa. “Hanno l’ambizione di diventare le maggiori compagnie del web al di fuori degli Stati Uniti e della Cina”, riporta il Wall Street Journal. Sarà un lancio a due, perché Zalando è il più grande successo di Rocket, che è stato il primo a finanziare il rivenditore di moda online. Saranno due offerte pubbliche iniziali dai tempi della crisi e della recessione del 2008, rileva Forbes, per il panorama delle startup tech di Berlino. In previsione le due Ipo, messe assieme, avranno un valore di circa 1,7 miliardi di euro e le azioni dovrebbero essere listini di Francoforte già da metà settembre.
Zalando sta cercando di raccogliere 900 milioni di euro e Rocket 800 milioni. In pratica il 15% di ciascuna società, altrimenti si diluivano troppo le altre quote. “Il mercato delle Ipo è ancora molto ricettivo, ma ci sono delle incertezze e così tutti cercano di arrivare prima” ha spiegato un banchiere coinvolto nelle quotazioni tedesche. Ed è uno dei principali motivi per cui è stato fissato un incontro per una presentazione dei dati nella sede di Zalando, il 28 agosto. A pochi anni dalla sua fondazione nel 2008, la società con sede a Berlino è diventata il più grande online retail store in Europa. E’ presente in 15 paesi europei e conta 13,5 milioni di utenti. Zalando che è stimato per 4 miliardi di euro, è stato fondato dall’attuale Ceo Robert Gentz con David Schneider e con loro, nel board, ora siede Rubin Ritter. Adesso è arrivato il momento di espandersi e puntare a nuovi mercati, in Usa e in Asia, per resistere a sfide di competitor globali come Amazon, eBay e l’online store cinese Alibaba. L’e-commerce tedesco è sostenuto al 37% dal fondo di investimento svedese Kinnevick, da investitori come il russo Yuri Milner con la DST Global, e dal miliardario del fashion, il danese Anders Holch Povlsen. Zalando per prima cosa però è nato e cresciuto con un round di finanziamento di Rocket Internet, che ha sostenuto fin dall’inizio la società fondata da Gentz e Schneider. Rocket, probabilmente in vista della quotazione di entrambi in borsa, ha ceduto la propria partecipazione di Zalando lo scorso anno. Le due società hanno anche degli investitori in comune, oltre che il fondo svedese Kinnevik, JP Morgan e Holtzbrinck Ventures.
Rocket, si definisce “il più grande incubatore di Internet”, conta la partecipazione e il lancio di oltre 75 imprese. Ed è chiamata anche la società dei “brotherneurs” perché è stata fondata dai tre fratelli imprenditori Oliver, Marc e Alex Smawer. Rocket, che è valutato tra 3 e 4 miliardi di euro, è specializzato in e-commerce e in mobile payment. L’incubatore di Berlino è rinomato per dei “cloni” di successo come CityDeal che ha rivenduto a Groupon e Alando che è stato comprato poi da eBay, a cui era ispirato. Rocket è famoso anche per trapiantare questo tipi di business affermati nei mercati emergenti. Lo ha già fatto creando la Zappos del Brasile (Difiti), l’Amazon dell’Indonesia (Lazada) e l’eBay della Nigeria (Kamyu). E’ da notare inoltre, come nelle ultime tre settimane ci sono stati due annunci di partecipazioni per Rocket. La Holtzbrinck Ventures, con sede a Monaco di Baviera, sta per trasferire delle quote in equity in 7 società di e-ecommerce che fanno capo a Rocket Internet, in cambio del 2,5% del capitale azionario della società madre. E il service provider tedesco United Internet, ha acquisito con 435 milioni di euro delle quote delle partecipate di Rocket proprio in vista dell’Ipo.
C’è un’altra quotazione alle porte, che richiede di accelerare alle due società di e-commerce europee. E’ in arrivo anche la Ipo del colosso cinese Alibaba, di cui il maggiore azionista è Yahoo. Alibaba nel 2013 ha superato nelle vendite anche il gigante Amazon e dopo una serie di acquisizioni mirate, ormai sta per fare il suo ingresso in borsa. Non ad Hong Kong, ma a Wall Street.
Queste tre Ipo potrebbero avvenire in tempi ravvicinati, fanno notare molti analisti, e la finestra temporale per le due società europee si sta chiudendo. Le azioni di Alibaba in borsa sarebbero un fattore di incertezza, da evitare, per la riuscita dell’operazione di Zalando e di Rocket. Per dare una dimensione: l’ultima Ipo tecnologica da Berlino, fa notare Forbes, risale al 2007 con la vendita della azioni della Hypoport per 92 milioni di dollari. Quello che probabilmente accadrà in settembre, sui listini di Francoforte, è dieci volte più grande.