L'Antitrust promuove "i contenuti" del
bando di gara per la fornitura di servizi di telefonia mobile per
le pubbliche amministrazioni predisposta da Consip, che
"sono generalmente in linea con i principi espressi"
dall'Authority.
È quanto si legge nel Bollettino settimanale diffuso
dall'Autorità per la Concorrenza e il Mercato, che risponde in
questo modo alla richiesta di parere sulla bozza di bando formulata
dal ministero dell'Economia e delle Finanze. In particolare –
si legge – "con riferimento ai requisiti di
partecipazione" il bando "prevede la possibilità per le
imprese che non sono in grado per giustificati motivi di attestare
il conseguimento del fatturato specifico richiesto per il biennio
precedente alla gara, di dimostrare la propria capacità economica
e finanziaria mediante altra documentazione". L'Antitrust
ricorda poi che oggi "non è più consentito escludere
automaticamente dalla gara i concorrenti che si trovino in una
situazione di controllo o collegamento", quindi "al fine
di evitare l'insorgere di comportamenti
anticoncorrenziali", si esorta "l'ente appaltante a
prestare la massima attenzione affinche' sia effettivamente
garantita la non riconducibilita' delle offerte prese in
considerazione a un unico centro decisionale".
Inoltre, l'Autorità valuta "positivamente" il fatto
"che la partecipazione alla gara non risulta più condizionata
agli obblighi di copertura del territorio nazionale: infatti, tra i
requisiti tecnici necessari per la partecipazione, è richiesta
solo l'autorizzazione a fornire servizi di comunicazione".
Quanto ai servizi, l'Authority osserva "con favore"
come "dal bando in parola sia stato escluso il servizio
fisso-mobile, la cui fornitura rischia di introdurre
nell'ambito della gara un improprio vantaggio concorrenziale
per gli operatori che dispongono anche di una rete integrata fissa
e mobile".
Infine, con riferimento alla durata triennale della convenzione
"che si realizzerà presumibilmente tra il 2011 e il
2013" e "alla luce dell'alto tasso di innovazione che
caratterizza il mercato dei servizi mobili", l'Antitrust
ritiene "auspicabile" prevedere già nel bando di gara
"dei meccanismi che consentano la possibilità di estendere
l'offerta da parte del soggetto affidatario anche ai nuovi
servizi che si renderanno eventualmente disponibili sul mercato
dopo l'aggiudicazione della gara".