Iliad sta trattando con alcune società del private equity per verificare se esiste la possibilità di creare un’alleanza e presentare un’offerta più alta per T-Mobile Us, l’operatore mobile americano di proprietà di Deutsche Telekom. Lo rivelano fonti vicine ai negoziati all’agenzia di stampa Bloomberg. Le trattative di Iliad con dei potenziali partner potrebbero intensificarsi ora che Deutsche Telekom ha indicato di essere disposta a negoziare la vendita del suo operatore statunitense se l’offerta che le viene presentata valuterà T-Mobile almeno 35 dollari per azione.
Al momento, specificano le fonti di Bloomberg, non esiste una nuova offerta e, nonostante le manovre di Iliad e del suo patron, il miliardario Xavier Niel, non è detto che l’offerta migliorata arrivi realmente; tuttavia il carrier francese sta trattando da qualche giorno con società finanziarie americane. L’offerta che Iliad ha già fatto per T-Mobile valuta l’operatore americano 33 dollari per azione in contanti, o 15 miliardi di dollari, con i quali si aggiudicherebbe il 56,6% dell’operatore; l’offerta, come noto, è stata respinta un mese fa da DT come non adeguata. In una riunione sulle strategie di gruppo del 28 agosto il top management di Deutsche Telekom ha discusso la valutazione di T-Mobile Us e l’ha posta tra i 35 e i 40 dollari per share, cifra alla quale la telco tedesca è aperta a trattare la vendita della sua filiale.
Secondo gli osservatori di mercato, anche altre società potrebbero farsi avanti per comprare T-Mobile: a essere interessata non è solo Iliad, ma anche Dish Network. Tuttavia per Iliad l’acquisizione potrebbe avere una forte valenza strategica: il gruppo francese sarebbe intenzionato a espandersi negli Usa esportando il modello già adottato in Francia basato su offerte a prezzi stracciati e Niel è sicuro di poter potenziare gli utili di T-Mobile tagliando aggressivamente prezzi ma anche costi (nella prima proposta i risparmi venivano quantificati in 10 miliardi di dollari).
Anche l’operatore americano Sprint, secondo alcune fonti, avrebbe trattato l’acquisizione di T-Mobile, offrendo circa 40 dollari per azione, ma ha poi rinunciato per i forti ostacoli regolatori: l’operazione avrebbe infatti ridotto gli operatori mobili sul mercato Usa da quattro a tre. Il deal con Iliad, invece, lascerebbe quattro operatori sul mercato americano e secondo Bloomberg Deutsche Telekom, che possiede circa il 67% di T-Mobile, sarebbe disposta alla fine a fare uno “sconto” sul prezzo se in cambio potesse evitare le incertezze della revisione del regolatore e ottenere un rapido via libera all’operazione.
Gli azionisti però non sembrano gradire le strategie di Iliad: il titolo ha perso il 7% in Borsa oggi raggiungendo il livello più basso degli ultimi 8 mesi perché gli investitori sono preoccupati dai tentativi di espansione del gruppo francese negli Usa. Stephane Beyazian, analista di Raymond James che ha un giudizio “underperform” per Iliad, pensa che il calo del titolo si debba al fatto che gli investitori considerano come troppo rischioso il deal americano e preferirebbero che Iliad si concentrasse sul consolidamento in Francia.
Le azioni di Iliad risentono però anche delle performance finanziarie inferiori alle attese: il gruppo di Niel ha reso noto oggi che l’utile netto è in calo dell’1,3% nel primo semestre a 139,9 milioni di euro, anche a causa degli investimenti sostenuti per lo sviluppo della rete 4G. Rallenta anche l’acquisizione di nuovi clienti per la concorrenza di Bouygues (24.000 nuovi abbonati nel secondo trimestre 2014, contro 71.000 nel primo trimestre e 62.000 nel secondo 2013). Iliad ha tuttavia confermato l’obiettivo di fatturato di 4 miliardi di euro per l’intero 2014.