L’Antitrust Ue deciderà entro il 3 ottobre sull’acquisizione di WhatsApp da parte di Facebook. La Commissione può decidere di dare il via libera senza condizioni oppure decidere di estendere l’esame premilinare. Facebook prevede di chiudere l’affare, il più importante nei suoi 10 anni di storia, entro la fine di quest’anno.
Lo scorso luglio la Ue ha avviato una verifica nei confronti di Facebook e WhatsApp pervalutare se l’accordo di acquisizione tra le due società possa in qualche modo ledere la libera concorrenza nel vecchio continente. Da Bruxelles è partito un questionario, inviato a tutti i principali “rivali” di WhatsApp (Telegram, Line, WeChat, Snapchat) L’intento dell’antitrust era quello di capire se ed in che modo l’accordo Facebook-WhatsApp possa impattare sui servizi di messaggistica istantanea per dispositivi mobili oggi disponibili.
I timori delle autorità europee sembrano essere incentrati più che sugli aspetti economici, sulle modalità con cui verranno trattati i dati personali degli utenti. Una futura stretta integrazione con WhatsApp permetterebbe a Facebook di mettere le mani, istantaneamente, su una vastissima mole di informazioni sugli iscritti.
Quella su Facebook e Whatsapp è la prima verifica che l’antitrust europea svolge in merito ai servizi social. L’anno scorso la pratica Microsoft-Skype fu “archiviata” dando il via libera all’acquisizione e rigettando il ricorso presentato da Cisco.
Lo scorso febbraio, con un’operazione in contanti e azioni da 19 miliardi di dollari, Facebook si è aggiudicata WhatsApp. La celebre app che permette ai suoi utenti di inviare gratuitamente messaggi di testo via Internet bypassando gli operatori telefonici rappresenta per il social network la sua più grande acquisizione dopo quella di Instagram, l’applicazione per scambiare fotografie comprata nel 2012 per oltre un miliardo di dollari.