Chili Tv sbarca in Europa. Entro Natale la piattaforma italiana di videostreaming nata nel 2012 da una costola di Fastweb, farà il suo esordio in Gran Bretagna, Germania, Austria e Polonia. “I primi due paesi – spiega il fondatore e presidente Stefano Parisi – presentano ottimi dati di crescita sulla fruzione di video in modalità non lineare e sulla dotazione di smart tv connesse. Per gli altri ci è stato espressamente richiesto da partner commerciali”.
Dopo una prima fase di start up e un primo anno, il 2013, in cui i ricavi si sono attestati attorno ai 1,9 milioni, arriva il momento del grande salto di qualità per Chili tv, piattaforma per cui non è necessaria alcuna sottoscrizione e per cui si paga solo ciò che si fruisce. Un salto che è stato sancito anche dall’accordo con Samsung, che ha scelto Chili tv per diffondere il suo nuovo standard di trasmissioni in ultra alta definizione. Entro il 2016, poi, potrebbe arrivare l’Ipo in Borsa.
La scommessa dello sbarco nei quattro mercati europei è stata resa possibile dall’ingresso di nuovi soci. A fine aprile il management e il fondo di private equity Antares di Stefano Romini hanno acquisito circa il 30% della società, mentre in estate sono arrivati nuovi capitali: un milione dallo stesso fondo Antares e quattro dal consorzio “Investinchili”.
