Intesa Sanpaolo non modificherà il proposito di uscire, nell’arco di Piano, da tutte le partecipazioni non più ritenute strategiche. Ad iniziare dalla quota detenuta in Telecom Italia, che verrà dismessa anche nel caso in cui nel capitale dell’azienda guidata da Marco Patuano dovesse fare il suo ingresso come nuovo azionista di riferimento la francese Vivendi. Lo ha affermato il Consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, ai microfoni di Class-Cnbc. “Vogliamo uscire da tutte le partecipazioni, come previsto nel Piano. E’ un processo indispensabile”, ha infatti spiegato il numero uno della Ca’ de Sass rispondendo a una domanda su Telecom e su un’eventuale permanenza della banca in caso di turnover tra soci industriali.
Telefonica, nell’ambito dell’offerta presentata a Vivendi per rilevare la controllata brasiliana di quest’ultima, Gvt, ha messo sul piatto anche una partecipazione dell’8,3% nel capitale di Telecom Italia. In caso di effettivo accordo tra le parti, considerato l’imminente scioglimento della holding Telco, l’azienda transalpina subentrerebbe proprio agli spagnoli come socio di riferimento nel capitale di Telecom.
Intanto anche Telefonica ha annunciato l’uscita dal capitale di Telecom Italia, subito dopo aver completato l’acquisizione dell’operatore brasiliano di banda larga Gvt, che rafforzerà la sua posizione sul mercato più importante dell’America Latina.
“Non vogliamo stare in Telecom Italia”, ha detto il numero uno Cesar Alierta, nel rilevare che la compagnia spagnola “ha appreso molto” durante il periodo di presenza in Telecom. E ha sostenuto che “il non essere italiani” è stata la principale barriera trovata da Telefonica per giungere a nuovi accordi con Telecom.
Il presidente del gruppo spagnolo ha ricordato che, all’inizio dell’estate, ha collocato non convertibili in azioni di Telecom Italia. Successivamente, ha offerto a Vivendi la possibilità di acquisire l’8,3% del capitale di Telecom nell’operazione di acquisto della brasiliana Gvt.