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Berg Insight: boom per la connected car, i sistemi embedded crescono del 30%

Berg Insight: previsti 54,4 milioni di sistemi telematici operativi entro il 2020 e 68,5 milioni di auto con funzionalità Ict gestite via smartphone. E le case automobilistiche si fanno i propri app store

Pubblicato il 06 Set 2014

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Le nostre automobili saranno sempre più all’insegna della tecnologia telematica e della connettività cellulare: secondo la nuova ricerca di Berg Insight, il volume di sistemi telematici embedded OEM distribuiti nel mondo crescerà da 8,4 milioni di unità nel 2013 a 54,5 milioni nel 2020, con un tasso di crescita annuale composito (Cagr) del 30,6%. Inoltre, Berg Insight prevede che il numero di automobili vendute nel mondo dotate di cruscotti con funzionalità telematiche basate su device mobili crescerà da 7 milioni nel 2013 a 68,5 milioni nel 2020.

La telematica è un termine ampio che si applica a diversi servizi connessi nell’industria automotive. Berg Insight definisce sistema telematico per automobili un sistema automatico progettato per le auto comunemente in commercio che incorpora qualche forma di comunicazione mobile. I produttori di auto hanno diverse opzioni per creare servizi di connected car e tra queste ci sono i device telematici embedded, i device connessi o gli smartphone integrati; ovviamente queste tecnologie non si escludono a vicenda ma possono essere usate insieme.

I servizi per le connected cars sono in pieno sviluppo sia per motivi regolatori che commerciali: da un lato, esistono norme di sicurezza più stringenti, come la chiamata obbligatoria di emergenza dai veicoli in Ue (eCall), dall’altro c’è il desiderio delle case produttrici di differenziarsi. Così i servizi offerti sono ormai molteplici: dalle chiamate di emergenza al tracciamento dei veicoli rubati (SVT), dalla diagnostica automatica alla navigazione fino all’infotainment. Ci sono anche applicazioni che facilitano l’uso del veicolo come il controllo remoto di alcune funzioni (apertura/chiusura porte, aria condizionata). Altre applicazioni includono l’assicurazione basata sull’utilizzo effettivo del veicolo, la gestione delle flotte in affitto o leasing o il pagamento elettronico dei pedaggi autostradali. La maggior parte dei servizi telematici può essere supportata da qualunque tipo di connettività ma la connettività embedded è la più adatta per alcune applicazioni come la chiamata di emergenza, l’SVT e le applicazioni di uso comune come il controllo da remoto.

Berg Insight prevede che il numero di utenti dei servizi telematici che usano sistemi embedded crescerà a un Cagr del 38,1% da 16,6 milioni nel 2013 a 158,9 milioni nel 2020, anche grazie alla lunghezza del periodo di prova gratuita dei servizi concesso dalle case automobilistiche, che arriva anche a 10 anni per Bmw, spiega André Malm, senior analyst di Berg Insight. Gli automobilisti sono infatti poco portati oggi a pagare per estendere l’utilizzo dei servizi una volta finita la prova gratuita. Tuttavia, nel tentativo di convincere gli utenti ad abbonarsi, le case automobilistiche stanno lanciando servizi telematici basati sul cloud, che permette una maggiore personalizzazione, e hanno negozi di app dove gli automobilisti possono scaricare le app direttamente nel sistema di infotainment della macchina.

“Anche le nuove soluzioni di split-billing introdotte dagli operatori di telecomunicazioni aumentano la flessibilità nei modelli di business per i produttori di auto che offrono servizi di connected car ai clienti”, conclude Malm. Lo split-billing (fatturazione separata) permette per esempio alle case automobilistiche di unire in un solo pacchetto soluzioni come eCall, il tracciamento in caso di furto, l’assistenza su strada dopo un guasto o incidente e la diagnostica del veicolo mentre le applicazioni che richiedono ampia banda come quelle di infotainment vengono fatturate separatamente.

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