Genband, sviluppatore di soluzioni media, session e security
gateway, acquisisce tutte le attività della divisione Carrier VoIp
and application solutions (Cvas) di Nortel. L’azienda hitech
canadese ha deciso di procedere con gli accordi per la vendita allo
sviluppatore americano, già annunciati a dicembre scorso. Il
valore netto dell’acquisizione è di circa 182 milioni di
dollari; l’operazione è soggetta alle autorizzazioni normative,
ma Nortel si aspetta di ottenere il via libera in Usa e Canada già
a marzo.
Nortel vende così la sua attività più importante, desiderosa di
accumulare soldi per pagare i creditori (l’azienda canadese ha
dichiarato bancarotta a gennaio 2009 ed è in amministrazione
controllata). La multinazionale con sede a Toronto è prima al
mondo per vendite ai carrier VoIp in termini di revenue; tra i suoi
clienti si annoverano France Telecom, Verizon Communications e Bt
group. Nel terzo trimestre 2009, la divisione Cvas di Nortel ha
generato entrate per 208 milioni di dollari, il 14% in più
dell’anno precedente.
In base ai termini dell’accordo, Genband compra tutte le
piattaforme dei prodotti, i brevetti e altri protocolli Internet
usati dalla divisione Cvas di Nortel, che include softswitch,
gateway, applicazioni Sip e prodotti e servizi Tdm. “Portando le
tecnologie della divisione Cvas di Nortel all’interno di Genband
abbiamo la possibilità di creare il portafoglio switching basato
sugli standard più completo al mondo”, ha dichiarato Charles D.
Vogt, presidente e ceo di Genband. Anche la grande maggioranza dei
contratti dei clienti Cvas di Nortel passeranno alla Genband e
quasi tutti i dipendenti della divisione Nortel saranno assorbiti
dallo sviluppatore americano. "Unire questi due business
creerà uno dei più forti player del settore in termini di market
share, base clienti e portafoglio di prodotti”, ha commentato
Samih Elhage, presidente della divisione Cvas di Nortel.
Nortel ha già venduto, o si è impegnata a vendere, anche i suoi
business ottico, wireless e le attrezzature per reti enterprise.
Finora ha messo insieme 3 miliardi di dollari. La canadese sta
ancora valutando se vendere il suo patrimonio di brevetti, molto
ambito, soprattutto per quel che riguarda le reti wireless di nuova
generazione.