Era il dicembre 2007 quando il premier socialista Zapatero
benediceva l’ingresso nel consiglio d’amministrazione di
Telefonica di Javier de Paz, suo amico intimo. Ex muratore, oggi
manager potentissimo, non a caso ribattezzato il “corriere dello
Zar” (ossia di Zapatero) nel libro “Il Machiavelli di Leon”
del giornalista di sinistra Josè Garcia Abad. Sono in molti a
pensare che potrebbe essere proprio il corriere dello Zar il futuro
presidente del terzo big mondiale delle telecomunicazioni, si legge
su La Stampa.
Così scrive Abad nel libro: “Prima di entrare come vicerè in
Telefonica, che forse dirigerà in un periodo non troppo lontano,
è proprio de Paz che gestisce i rapporti tra Zapatero e Alierta
che teme di essere fatto fuori perché era un uomo di Aznar”.
L'occasione potrebbe essere il prossimo 5 maggio, giorno in cui
Cesar Alierta, presidente del colosso telefonico spagnolo dal 2005,
compirà 65 anni. Ma lo statuto di Telefonica non prevede limiti al
mandato del presidente, che viene assegnato e revocato unicamente
dal cda. E voci vicine all'operatore dicono che non ci sono
cambiamenti ai vertici aziendali in agenda.
Alierta, l’ex broker nominato dall’allora premier conservatore
José Maria Aznar, ha ottenuto ottimi risultati: Telefonica (che ha
il 46,1% di Telco, la società di controllo di Telecom) ha
raggiunto i 265 milioni di clienti, 565 milioni con la sua
partecipata China Unicom, terzo operatore in Cina. Ma ha una
macchia sul suo curriculum: il pubblico ministero ha presentato
ricorso in Cassazione per la sentenza del luglio scorso che ha
archiviato l'accusa di insider trading.
“Nessuno crede che Zapatero si lascerà sfuggire l’occasione di
sostituire Alierta”, secondo El Confidencial. E il sostituto,
secondo le indiscrezioni pubblicate dal giornale online, è già
pronto: de Paz, 51 anni, uno dei pochissimi consiglieri che contano
per Zapatero e che nella holding, oltre che membro del ristretto
comitato esecutivo, è presidente della commissione Risorse Umane,
consigliere di Telefonica in Brasile e Argentina, di Telefonica
Internacional e della filiale Atento. E’ vero che il colosso
iberico delle Tlc è privatizzato dal ’97, ma è ancora il
governo che decide chi lo comanda, nota il quotidiano torinese.
Castigliano di Valladolid, nipote di un capo storico del sindacato
socialista Ugt, diplomato in marketing, de Paz è stato il leader
della Gioventù socialista tra l’84 e il 2000. Del giovane con
idee un po’ rivoluzionarie è rimasto poco: nel ’93 diventa
direttore generale nel ministero di Commercio e turismo, poi passa
nel settore privato, quindi torna, con Zapatero, presidente della
statale Mercasa. Il grande salto avviene proprio con l’elezione
di Zapatero come leader del partito socialista: la famiglia di de
Paz diviene intima di quella di Zapatero e la moglie Ana è capo
Gabinetto di Sonsoles, consorte del premier.