STRATEGIE

L’Ipo di Alibaba: e ora Yahoo! che ci farà con tutto questo cash?

Il Ceo Marissa Mayer si ritrova con una grande quantità di denaro derivante dall’Ipo record della società di cui possedeva quote. Di fronte la possibilità di acquisizioni nel mobile, rafforzamento del business su Internet e raccolta pubblicitaria. Ma per qualche analista è l’ora del rebranding

Pubblicato il 22 Set 2014

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L’Ipo di Alibaba non è solo la più grande quotazione della storia degli Stati Uniti, con titoli schizzati dal valore iniziale di 68 dollari a oltre 93, fino a una valutazione complessiva di 21,8 miliardi: l’operazione condotta a Wall Street dal colosso cinese del commercio elettronico ha implicazioni di peso anche per Yahoo! e la Ceo Marissa Mayer, impegnata a rivitalizzare il business della sua azienda riportandola su un percorso di crescita.

La Mayer e Yahoo! hanno seguito con attenzione la quotazione di Alibaba e continueranno a vegliare sul titolo, secondo Cnet, perché la Internet company americana possiede una quota di Alibaba. Tale quota ammontava al momento dell’Ipo al 22,6% – il che voleva dire per Yahoo! un guadagno di 8,27 miliardi di dollari (prima delle tasse) dalla quotazione dell’azienda cinese. Yahoo! aveva un accordo per vendere parte della sua partecipazione, portandola al 16,3%, cosa che ha fatto subito dopo l’Ipo, ma ciò ha solo parzialmente ridotto i suoi introiti. Che cosa farà la Mayer con tanto cash? Questo è il problema che ora Yahoo! si deve porre, secondo gli analisti.

“Ci saranno sentimenti contrastanti”, commenta Sameet Sinha della società di investimenti B. Riley and Co. “Marissa sarà contenta, ma sarà anche sotto pressione”.

Fino ad oggi, la Ceo ha seguito una strategia di M&A per potenziare la presenza di Yahoo! sulle piattaforme mobili e per rafforzare le sue attività core nella pubblicità online, anche su mobile. Quest’anno, nessuna tech company ha comprato tante società quanto Yahoo! nel giro degli ultimi 12 mesi.

Yahoo! ha tre opzioni su che cosa fare col denaro ottenuto grazie all’Ipo di Alibaba“, commenta Carl Howe, vice president di 451 Research: “Può finanziare altre acquisizioni per alimentare la sua crescita; può pagare di più in costi di acquisizione del traffico Internet per accrescere il suo uso del web e di conseguenza le entrate dalla pubblicità; oppure può restituire denaro agli azionisti nella forma di dividendi o programmi di buyback. La Mayer finora ha optato per le acquisizioni e ha usato questa strategia per entrare rapidamente nel mondo dei contenuti e delle app mobili. Io credo che Wall Street sceglierebbe le altre due possibilità per produrre rapidamente dei ritorni sugli investmenti, ma secondon me Yahoo! userà tutte e tre le opzioni nel futuro”.

Howe aggiunge tuttavia che c’è un’opzione che Yahoo! dovrebbe considerare e a cui invece non sembra pensare: il rebranding dell’azienda con l’eliminazione del punto esclamativo finale. “Chiunque scriva di Yahoo! nel mondo farebbe salti di gioia se potesse fare a meno di questa anomalia nella punteggiatura degli articoli e sicuramente senza il punto esclamativo si parlerebbe di più di Yahoo! sulla stampa”.

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