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Gartner: data center, occorrono nuove competenze entro il 2016

Skill e strumenti tradizionali per la pianificazione della capacità e gestione delle performance non bastano più: il digital business cambia le necessità delle grandi aziende chiamate ad adottare un approccio web-scale all’infrastruttura IT

Pubblicato il 24 Set 2014

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Nell’era della digital economy non sono più sufficienti le competenze di capacity planning and performance management all’interno dei team I&O It (Infrastrutture e operazioni It), perché le necessità di business sono cambiate. Lo afferma Gartner nella sua nuova nota di ricerca.

Entro il 2016, infatti, la mancanza di competenze di capacity and performance management per architetture scalate orizzontalmente rapprenterà una difficoltà di grande rilievo per l’80% delle principali organizzazioni mondiali, che potrebbe mettere a rischio la crescita del business.

“Anche se le grandi aziende continuano a mantenere e alimentare i loro strumenti e le loro competenze convenzionali di capacity-planning, hanno bisogno di riconsiderare continuamente gli strumenti a disposizione e di sviluppare le competenze di capacity e performance management presenti nella communità It web-scale”, sottolinea Ian Head, research director di Gartner. “Le aziende It web-scale, infatti, fanno le cose in modo diverso, imparano l’una dall’altra, e le organizzazioni It convenzionali possono usare in parte le tecniche web-scale che secondo noi diventeranno mainstream nei prossimi tre anni”.

Ai professionisti dell’I&O Gartner consiglia di abbracciare architetture applicative stateless (cioè non dipendenti dai dati di una sessione utente per funzionare) e di scalare orizzontalmente l’infrastruttura per migliorare la gestione della capacità e delle prestazioni: solo servizi costruiti in questo modo possono essere scalati geograficamente e condividere più data center con un impatto limitato sulla prestazione degli utenti.

Ancora, Gartner consiglia di sviluppare tecniche di demand shaping per fornire prestazioni accettabili: Il demand shaping usa varie tecniche per adattare la quantità di risorse necessarie a ciascun servizio in modo che l’infrastruttura non sia sovraccaricata. Secondo Gartner a fine 2017 il 25% delle grandi aziende userà il demand shaping per pianificare e gestire la capacità contro meno dell’1% nel 2014.

I manager dell’It devono pianificare sia l’architettura applicativa che l’infrastruttura in modo attento. I team dell’infrastruttura e quelli di prodotto devono lavorare insieme per usare le funzioni delle applicazioni che permettono un’ordinata perdita di performance del servizio riducendo le funzioni non essenziali quando possibile. Queste tecniche consentiranno la condivisione di limitate risorse It tra diverse applicazioni, fornendo un’accettabile esperienza utente e mantenendo in attività le applicazioni essenziali.

Infine, Gartner consiglia di acquisire approfondite conoscenze negli strumenti di operational analytics e nell’uso dei big data: le differenti architetture e la vastità delle organizzazioni It web-scale rendono i tradizionali strumenti di capacity planning di scarsa utilità. Le tecniche di demand shaping richiedono diverse funzionalità rispetto a quelle offerte dagli attuali strumenti off-the-shelf e diverse organizzazioni adatteranno diverse tecniche web-scale per rispondere alle loro esigenze. Occorrerà imparare a usare grandi volumi di dati operativi per pianificare la capacità It.

“Le competenze e gli strumenti operativi sono oggi specifici di ciascuna organizzazione web-scale e non sono ancoa disponibili nella maggior parte delle organizzazioni end-user”, afferma Head. “Tuttavia saranno sempre più richiesti man mano che le grandi organizzazioni cominceranno a cercare tangibili benefici di business nell’approccio web-scale all’infrastruttura It“.

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